La dieta Bioimis sostiene che bisogna imparare a conoscere gli alimenti e scegliere quelli con le proprietà biochimiche più adatte a noi.

La Bioimis dieta promette di far perdere dai 4 ai 10 chili al mese  senza dover contare le calorie: basta registrarsi sul sito, poi si verrà contattati per fissare un appuntamento con un coach che valuterà il piano alimentare da seguire. A garanzia della serietà della diete Bioimis il fatto che è necessario fare prima delle analisi del sangue e degli accertamenti generali presso il proprio medico di famiglia. Questa non è una delle classiche diete da rivista che fanno perdere 9 kg al mese, ma prevede un percorso di un anno.

Dimagrire con Bioimis

Nei primi due mesi di Bioimis dieta si vedrà una perdita dei chili di troppo importante, mentre in quelli successivi sono previsti menù equilibrati, studiati con gli alimenti più adatti biochimicamente per ogni persona.

Come pesare la pasta
e il riso senza bilancia?

In realtà le linee guida della dieta Bioimis rese note sono molto poche, quindi le informazioni che possiamo darvi a riguardo sono limitate.

Il contatto con l’Accademia alimentare Bioimis è sempre costante: si comunica ogni progresso il termini di chili e di centimetri persi. La dieta non impone particolari divieti, bisogna però evitare i prodotti industriali e limitare sale e zucchero.

Pranzo, colazione e cena devono essere composti da un solo alimento: ad esempio o solo uova o solo pesce o sola verdura. Inoltre gli orari sono precisi: la colazione va fatta tra le 7 e le 9, il pranzo tra le 12 e le 14, e la cena tra le 19 e le 21.

Sappiamo che questa dieta è un contratto, che si firma per dimagrire; e non abbiamo ancora parlato di costi, che pare possano arrivare fino a 2500 euro.

Intanto, il web sembra aver già scelto: la dieta del momento è la Whole30, studiata da Melissa Hartwig e Dallas Hartwig, che promette di dimagrire senza forti rinunce.

Fonte foto: Pixabay

Riproduzione riservata © 2024 - PC

ultimo aggiornamento: 01-08-2016


Birra in polvere: il Beer Bar sarà presto disponibile

Legumi in scatola: perché dobbiamo stare attenti a consumarli?