Ingredienti:
• 230 g di farina 00
• 150 g di gherigli di noci
• 150 g di mandorle pelate
• 150 g di nocciole
• 100 g di pinoli
• 80 g di arancia candita
• 150 g di uvetta
• 200 g di miele
• 100 g di cioccolato fondente
• la scorza grattugiata di 1 limone
• 1/2 bustina di zafferano in polvere
• 50 ml di acqua
• 30 ml di olio d'oliva
difficoltà: facile
persone: 6
preparazione: 20 min
cottura: 40 min
kcal porzione: 553

Ecco la ricetta per un pangiallo romano fatto in casa, un dolce di Natale della tradizione italiana, con frutta secca e una copertura allo zafferano.

Conoscete già la ricetta del pangiallo romano? Si tratta di un prodotto tipico italiano, comunemente preparato per le feste di Natale. A guardarlo esternamente sembra una sorta di pagnotta, proprio da questo deriva il suo nome; si tratta, però, di un prodotto che all’esterno è di colore giallo. La sua particolare colorazione è conferita da una copertura a base di zafferano, molto fragrante e piena di sapore.

Anche l’interno di questo dolce di Natale è tutto particolare; nasconde, infatti, un ripieno a base di frutta secca e frutta candita e tanto cioccolato. Custodisce un sapore dolce ma allo stesso tempo anche molto rustico. La ricetta è davvero molto antica e, secondo alcune fonti, risalirebbe addirittura al tempo della Roma imperiale. Ciò che è certo è che si tratta di un dolce tipico dell’Umbria, della Toscana e di tutta l’Italia centrale.

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Pangiallo romano
Pangiallo romano

Preparazione della ricetta per il pangiallo romano

  1. La prima cosa da fare è mettere l’uvetta in una ciotola con acqua fredda e lasciarla in ammollo per circa 30 minuti.
  2. Nel frattempo, spezzettate i gherigli di noci e quelli di nocciole, poi tritate grossolanamente, con un coltello, le mandorle pelate.
  3. Raccogliete questa frutta secca in una ciotola; aggiungete i pinoli e i pezzi di arancia candita.
  4. Trascorso il tempo di ammollo, aggiungete anche l’uvetta e mescolate il tutto.
  5. Spezzettate il cioccolato e aggiungete anche questi pezzi al ripieno.
  6. In un pentolino, invece, versate il miele; poi, aggiungete la scorza di limone. Lasciatelo scaldare sul fornello a fuoco dolce, mescolando di tanto in tanto.
  7. Successivamente, versate il miele caldo sul mix a base di frutta secca.
  8. Aggiungete 200 g di farina e mescolate, per amalgamare tutti gli ingredienti.
  9. Quando il composto diventa compatto, dividetelo in 2 o 3 panetti uguali, in base alla grandezza che volete ottenere.
  10. Sistemateli su una teglia rivestita con carta forno e lasciate riposare l’impasto per circa 2 ore.
  11. Al termine, preparate la salsa per la copertura. In un pentolino, raccogliete 30 g di farina con l’olio d’oliva.
  12. In un altro pentolino, unite l’acqua e lo zafferano e fatelo scaldare leggermente; dovete ottenere un composto fluido.
  13. Unite quest’ultimo al composto di farina e olio e mescolate per amalgamare.
  14. Quando ottenete una pastella omogenea, spennellatela sui panetti.
  15. Fate cuocere in forno a 180°C per circa 40 minuti. Al termine, basterà far raffreddare il dolce per qualche minuto.
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Conservazione

Il pangiallo romano allo zafferano è un dolce natalizio davvero buono, il suo gusto particolare riesce a conquistare davvero tutti. Preparatelo per le feste di Natale e conservatelo in una scatola di latta per circa 10 giorni.

Un altro dolce tradizionale e imperdibile è la torta paesana, di pane al cioccolato.

Storia del dolce romano

Questo dolce veniva preparato anche nell’antichità durante il periodo del Natale. Nel calendario astronomico il solstizio d’inverno del 21 dicembre e segna la notte più lunga dell’anno, seguita dal graduale ritorno della luce solare. Proprio in quei giorni cadevano gli antichi Saturnalia a Roma, festività pagane che precedevano la celebrazione del Sol Invictus, istituita dall’imperatore Aureliano nella notte che ora è diventata la Vigilia di Natale.

Per celebrare il momento la tradizione era quella di preparare un dolce rotondo e di colore giallo, considerato un auspicio per il ritorno della stagione favorevole e della luce solare benefica. Una ricetta simile al pangiallo è già presente nel libro De re coquinaria di Marco Gavio Apicio.

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ultimo aggiornamento: 21-12-2023


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