“Giocano in maniera sporca”: Alessandro Borghese confessa i tagli nel format 4 Ristoranti

“Giocano in maniera sporca”: Alessandro Borghese confessa i tagli nel format 4 Ristoranti

4 Ristoranti continua a riscuotere consensi, ma la confessione di Alessandro Borghese sui tagli potrebbe non piacere ai fan.

Anche se va in onda dal 2015, 4 Ristoranti continua ad essere uno dei programmi dedicati al mondo del food più seguiti di sempre. Il conduttore Alessandro Borghese, però, ha fatto una confessione sui tagli che sta lasciando l’amaro in bocca al grande pubblico: ecco perché è costretto a farli.

4 Ristoranti: Alessandro Borghese confessa i tagli

Dal 2015 ad oggi sono molti i ristoratori che hanno accettato di partecipare al format 4 Ristoranti. Negli anni sono usciti parecchi retroscena, come quello sul conto mai pagato di Alessandro Borghese, ma finora nessuno aveva mai parlato dei tagli in fase di montaggio. A confessarli è stato lo stesso conduttore che ha anche svelato il motivo per cui è costretto a dare l’ok alla sua squadra di lavoro.

Intervistato dal magazine Vice.com, il presentatore ha sottolineato di essere fiero di quanto mandato in onda in questi anni. Lui è non è solo il protagonista che guida il cooking show, ma è anche responsabile di ciò che avviene in sala montaggio. E’ per questo che, quando si verificano scene che non approva, chiede dei tagli al suo staff.

4 Ristoranti è un programma che prevede la competizione, ma non bisogna mai superare un certo limite. Questo, almeno, è il principio a cui fa fede Borghese. Pertanto, quando i concorrenti diventano spietati o cercano di affossare pesantemente i colleghi, Alessandro mette uno stop.

4 Ristoranti: competizione sì, ma cattiveria no

Alessandro Borghese ha candidamente ammesso che i tagli avvengono solo “quando iniziano a giocare in maniera eccessivamente sporca e fanno commenti su piatti, location o menù palesemente scadenti“. I concorrenti che partecipano a 4 Ristoranti devono essere competitivi, ma non devono mai essere eccessivamente spietati.

Il conduttore non sopporta certi atteggiamenti e si sente responsabile di quanto manda in onda: “Il programma viene creato insieme a ragazzi giovani, è divertente e piacevole da realizzare, ma la responsabilità è mia. (…) Ho una troupe di 30 persone che deve fare affidamento su di me. Anche in ciò che dico e faccio c’è della strategia. E se dico qualcosa che non mi piace, lo mando al montaggio“.

Argomenti