Chef stellato apre un ristorante e ne affida la gestione ad un gruppo di senzatetto: un progetto senza precedenti.
Un ristorante interamente gestito da un gruppo di senzatetto, in una zona esclusiva, per volontà di uno chef stellato: non è una storia frutto della fantasia, ma un progetto già attivo, che potrebbe essere replicato in ogni angolo del globo.
Chef stellato apre un ristorante e lo affida ai senzatetto
Un progetto lodevole, che soltanto una persona sensibile e con un passato particolare potrebbe partorire. Stiamo parlando del ristorante Home Kitchen, situato in uno dei quartieri più chic di Londra, il Primrose Hill. Il locale, nato per volere dello chef stellato Adam Simmonds, ha una particolarità che potremmo definire unica al mondo: è interamente gestito da un gruppo di senzatetto o persone che, per motivi diversi, rischiano di non avere più un tetto sopra la testa.
Lo chef stellato, che ha un passato di tossicodipendenza, ha deciso di fare qualcosa di concreto per dare ad altri la stessa “seconda occasione” di cui lui stesso ha beneficiato. Il locale si trova in una delle zone più esclusive di Londra e, al momento, dà lavoro a 16 senzatetto o ex tali. Un vero e proprio progetto sociale, che punta a garantire una professione anche a coloro che solitamente vengono emarginati a causa dei pregiudizi legati al mondo della strada.
Home Kitchen a Londra: una sfida per lo chef stellato
Con Home Kitchen, lo chef stellato non ha pensato solo di dare un lavoro ai senzatetto, ma anche di formarli per reintrodurli nel mondo del lavoro. Il personale, infatti, riceve una formazione specifica sul campo e ha la possibilità di conseguire una certificazione in cucina presso il Westminster Kingsway College. In questo modo, i dipendenti hanno l’opportunità di costruirsi un futuro migliore, sia nel ristorante di Primrose Hill che altrove.
Adam Simmonds, raggiunto dall’Indipendent, ha sottolineato che Home Kitchen “è la più grande sfida professionale” che abbia mai affrontato perché il suo scopo è quello di creare un vero e proprio ristorante di fine dining. I lavoratori, oltre allo stipendio, ricevono un abbonamento per il trasporto pubblico e l’accesso gratuito a diversi corsi di cucina.