“Le cucine a gas causano 12mila morti l'anno”: le alternative
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L’Italia ha un primato nero: “Le cucine a gas causano 12mila morti l’anno”

Come risparmiare gas in cucina

L’allarme è chiaro, anche se le alternative ci sono: le cucine a gas causano 12mila morti l’anno. Vediamo come comportarsi.

Il dottor Roberto Boffi, responsabile della Pneumologia all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, non ha alcun dubbio: le cucine a gas causano 12mila morti l’anno. Le alternative ci sono, quindi perché non utilizzarle? Vediamo quali sono e cosa si può fare nel concreto per preservare la propria salute.

Le cucine a gas causano 12mila morti l’anno: le alternative

Intervistato dal Corriere della Sera, Roberto Boffi, medico specialista responsabile della Pneumologia all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e professore a contratto all’Università degli Studi di Milano, ha parlato di un problema che affligge l’Italia. Il Belpaese vanta un primato europeo tutt’altro che lodevole: 12mila morti l’anno a causa delle cucine a gas. Le alternative ci sono, quindi bisogna iniziare a usarle.

Il medico ha spiegato: “I fornelli a gas, ma anche il metano, sprigionano due inquinanti: il biossido di azoto e il benzene. Il primo è un potente irritante polmonare, il secondo un cancerogeno. Ogni anno, in tutto il mondo, muoiono oltre tre milioni di persone a causa delle esalazioni di inquinanti nelle cucine di casa. (…) L’ultima elaborazione dei dati riguarda l’Europa, con uno studio spagnolo di qualche mese fa realizzato dalla facoltà di Scienze della salute dell’Università Jaume I di Castellón de la Plana. Dall’analisi si evince che il biossido di azoto proveniente dalle cucine ha mietuto 40.000 vittime in 14 stati europei. All’Italia spetta il triste primato con oltre 12.000 decessi. Questo perché da noi più del 60 per cento dei nuclei familiari usa ancora fornelli a gas“.

L’alternativa più sana è una: il piano cottura a induzione. E’ a zero emissioni, quindi non genera anidride carbonica né monossido di carbonio. Inoltre, contrariamente a quanto si possa pensare, il consumo di energia è limitato.

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In Italia, le cucine a gas sono quelle più diffuse. Non solo, ci sono ancora persone che cucinano con le bombole a Gpl. Un inquinamento che ha un enorme impatto sulla salute: allergie, asma, bronchiti, polmoniti e rischio aumentato di tumori, aterosclerosi e patologie cardiovascolari. Boffi non ha alcun dubbio: “Ognuno di noi, ripeto, nel proprio piccolo può e deve fare qualcosa. Occorre invertire la rotta, siamo già oltre. Non c’è più tempo da perdere“.

Oltre al piano a induzione, bisognerebbe prestare attenzione ai metodi di cottura di alcuni cibi. La grigliata di carne, ad esempio, sprigiona ammine eterocicliche (composti chimici potenzialmente cancerogeni) ed un fumo ricco di idrocarburi policiclici aromatici. Non ci sono problemi, invece, con le verdure, in quanto non contengono proteine animali.

Attenzione anche al fritto, visto che in padella si producono sostanze tossiche. La friggitrice ad aria sembra innocua, ma per stabilirlo con certezza sono necessari altri studi. E’ bene sottolineare che i problemi sorgono nel momento in cui si consumano fritture quotidianamente e non di tanto in tanto. Al contrario, il gas, che è di uso giornaliero.

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ultimo aggiornamento: 3 Aprile 2025 16:59

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