Alessandro Borghese, la sua posizione sui bambini al ristorante
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Alessandro Borghese sui bambini al ristorante: “Ognuno deve vivere l’esperienza che vuole”

Alessandro Borghese

Cosa ne pensa Alessandro Borghese sulla presenza dei bambini al ristorante? Lo chef ha rotto il silenzio e si è schierato.

Il dibattito sui bambini al ristorante continua a dividere l’opinione pubblica. Ristoratori e clienti sono mescolati, ma divisi in due fazioni: sostenitori e oppositori del divieto. Nelle ultime ore, a dire la sua è stato Alessandro Borghese: lo chef, nonché volto televisivo molto amato, è d’accordo o contrario alla presenza dei minori?

Alessandro Borghese: il suo pensiero sui bambini al ristorante

Chef, personaggio tv e titolare dei ristoranti AB – Il lusso della semplicità, Alessandro Borghese ha tutte le carte in regola per dire la sua sul dibattito dei bambini al ristorante. Intervistato da La Cucina Italiana, ha preso una posizione, motivando anche la sua scelta. Ricordiamo che il protagonista di 4 Ristoranti è papà di due figlie, Arizona e Alexandra di 13 e 9 anni, e di un altro ragazzo avuto in giovane età ma che non ha mai visto.

Alessandro, senza giri di parole, ha dichiarato: “I bambini vanno accolti e non servono grandi sforzi. Quando mia moglie, il mio team e io abbiamo progettato AB – Il Lusso della Semplicità a Milano e poi a Venezia, abbiamo ragionato in un’ottica family friendly: volevamo ristoranti di alto livello ma che fossero fruibili dalle famiglie“. Borghese ci ha tenuto a sottolineare che nei suoi locali gli spazi sono divisi in modo da poter accogliere clientela diversa in momenti diversi.

Non solo, i bimbi hanno a disposizione kit con tovagliette e colori con cui possono intrattenersi, un menù a loro dedicato e toilette attrezzate. “Siamo organizzati in modo che ciascuno possa vivere l’esperienza che desidera“, ha dichiarato lo chef.

Il consiglio di Alessandro Borghese ai colleghi ristoratori

Alessandro Borghese è assolutamente d’accordo sulla presenza dei bambini al ristorante, per cui ha consigliato ai colleghi che si oppongono di ripensare ai locali in favore dell’accoglienza. “Io sono un amante dei dettagli e probabilmente anche per questo ho pensato a tante piccole cose per far sentire bambini e genitori a proprio agio. Non serve uno sforzo enorme, e poi ripeto che i ristoratori devono rendersi conto che certe attenzioni vanno a loro vantaggio: se un genitore sa di poter portare i figli a pranzo in un ristorante in cui si sente accolto, ci va più volentieri. Ricordate sempre che bambini felici vuol dire genitori felici“, ha dichiarato lo chef.

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ultimo aggiornamento: 27 Maggio 2025 11:38

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