Che dieta segue Antonella Clerici? La conduttrice di E’ sempre mezzogiorno ha cambiato alimentazione dopo essere entrata in menopausa.
Antonella Clerici è sempre stata una buona forchetta, non a caso i programmi di cucina sono il suo forte. Eppure, a causa della menopausa, la conduttrice è stata costretta a rivedere la sua alimentazione. Si è affidata nelle mani esperte di una nutrizionista e ha iniziato la dieta del 5.
La dieta di Antonella Clerici: ecco cosa mangia la conduttrice
Anche se ama mangiare, Antonella Clerici si è vista costretta a seguire una dieta. Ha preso questa decisione quando è entrata in menopausa e si è resa conto di aver bisogno di un’alimentazione che l’aiutasse a sgonfiarsi. Come raccontato nel corso di un’intervista a Silhouette Donna, si è affidata nelle mani dell’amica nutrizionista Evelina Flachi, che le ha spiegato come seguire il regime del 5.
Questa dieta prende il nome proprio dalla sua struttura, che prevede cinque pasti al giorno: tre principali, ossia colazione, pranzo e cena, e due spuntini. “Per me vale la regola: una colazione da re, un pasto da principe, una cena da povero“, ha sottolineato la dottoressa Flachi. Il regime prevede la limitazione della carne e l’abbondanza di verdure. Sono, invece, aboliti i superalcolici.
Ogni pasto principale inizia con una porzione di verdura, cotta in modo semplice e condita con olio extravergine di oliva. E’ fondamentale l’acqua, almeno 2 litri al giorno, anche sotto forma di tisane non zuccherate.
Antonella Clerici: lo sport non è il suo forte
Solitamente, Antonella Clerici fa pranzo con un primo piatto di verdure e riserva le proteine, pesce o legumi, alla cena. Durante il pasto serale si concede mezzo bicchiere di vino rosso, ammesso dalla dieta. Ovviamente, ha anche due pasti liberi a settimana “dove posso dar sfogo alla golosità “. La conduttrice, a differenza di tante altre colleghe, non è una grande sportiva. Quando non è impegnata a lavoro, quindi solo il fine settimana, fa qualche passeggiata nel suo amato bosco con il compagno Vittorio Garrone, ma niente di troppo sfiancante.