Come ha reagito Antonino Cannavacciuolo quando lo hanno chiamato “terrone”? In pochi si sarebbero aspettati una reazione del genere.
Antonino Cannavacciuolo è fiero delle sue origini meridionali e anche quando lo hanno chiamato “terrone” non ha battuto ciglio. Certo, ha reagito, ma non come qualcuno si aspetterebbe. E’ stato lui stesso a raccontarlo nel corso di un’intervista.
Antonino Cannavacciuolo etichettato “terrone”: la reazione
Pronto per una nuova strepitosa stagione di Cucine da incubo, Antonino Cannavacciuolo ha confessato che in Piemonte gli è successo di essere stato chiamato “terrone“. Come ha reagito? Qualcuno si sarebbe aspettato una delle sue sonore “pacche” sulle spalle, altri una scazzottata in stile Bud Spencer, invece lo chef di Vico Equense è stato un gran signore.
Intervistato da La Repubblica, ha raccontato: “Quando mi hanno dato del terrone, mi sono sentito fiero. Vengo dalla terra, sono orgoglioso di essere figlio di contadini; metterei le loro mani, con quelle dei pescatori e degli artigiani, in un quadro. Logico che ci chiamano terroni, è gelosia. E se sono gelosi vuol dire che stiamo facendo qualcosa di buono“. Una reazione da applausi, da cui bisognerebbe trarre insegnamento.
Antonino Cannavacciuolo dimagrito: come ha fatto?
Probabilmente, c’è ancora qualcuno che identifica Antonino Cannavacciuolo come un “terrone”, ma lui non ne è toccato, anzi. Lo chef sostiene che questo appellativo sia legato a una sorta di “gelosia” nei confronti della popolazione del Sud, ma siamo pronti a scommettere che qualcuno lo chiama così per altri ‘tipi’ d’invidia, in primis il successo e la sua forma fisica.
Rispetto a qualche anno fa, Antonino è dimagrito molto, ma è stato lui stesso ad ammettere che non ha seguito una dieta specifica. Ha semplicemente abbandonato le cattive abitudini. Il suo motto? “La colazione è tua, il pranzo lo dividi con un amico, la cena lasciala al nemico. Mangio bene la mattina, salato; a pranzo arrivo senza fame e la sera vado a dormire leggero“.