Scopriamo come si preparare il burro di arachidi con la ricetta tradizionale. Genuino e cremoso è perfetto per la colazione o al merenda.
Il burro di arachidi fatto in casa è un’alternativa più genuina ai prodotti commerciali, ideale per coloro che desiderano avere il pieno controllo degli ingredienti. Più famoso negli Stati Uniti, in Italia è particolarmente apprezzato dagli sportivi sia per il suo apporto energetico sia per l’elevato contenuto di proteine.
Prepararlo a casa è incredibilmente semplice: bastano pochi minuti, delle arachidi tostate e un frullatore potente. La consistenza cremosa e il sapore intenso sono ideali da spalmare sul pane, aggiungere a smoothie, dolci o semplicemente gustare da solo. A voi la scelta se mantenere una consistenza più croccante, con qualche pezzetto di arachide, oppure se renderlo cremoso.
Come preparare la ricetta del burro di arachidi
- Per iniziare, private le arachidi del guscio e della pellicina.
- Preparate la leccarda, rivestitela con carta forno e allargate le noccioline facendo in modo che non si sovrappongono. Tostatele in forno a 170°C per 10-15 minuti prestando attenzione che non si brucino. Se dovessero già essere tostate potete saltare questo passaggio.
- Tiratele fuori e lasciatele raffreddare a temperatura ambiente.
- Una volta fredde mettete le arachidi in un mixer da cucina, aggiungete l’olio di semi di arachidi e azionate, lasciandolo lavorare fino a ottenere una crema morbida. Dopo una prima fase in cui le arachidi si trasformeranno in polvere noterete che inizieranno a rilasciare olio. Da questo momento frullarle sarà più semplice ma se dopo una decina di minuti ancora non avrete ottenuto la giusta consistenza, allora unite un altro filo di olio.
- Aggiungete infine un pizzico di sale fino.
- Prendete un barattolo di vetro precedentemente lavato e riponetevi il vostro burro d’arachidi che dovrà riposare in frigo per un paio di ore prima di essere servito.
Per velocizzare la preparazione potete anche seguire la nostra ricetta con il Bimby. La potenza di questo elettrodomestico permette infatti di ottenere in breve tempo una consistenza perfetta. Difatti, se il vostro robot è sufficientemente potente come si vede in questo video non sarà necessario aggiungere olio. Otterrete così un burro composto al 100% da arachidi.
Burro di arachidi: calorie e valori nutrizionali
Le sue origini sono americane, sembra che a scoprire questo burro sia nato per essere utilizzato come sostituto della carne. Possiamo quindi affermare i valori nutrizionali del burro di arachidi comprenderanno una percentuale elevata di proteine (quasi 23 g su una porzione di 100 g). Anche l’apporto calorico non è indifferente, per questo bisogna gustarlo con moderazione: per 100 g di prodotto apporta infatti di 588 kCal (più del doppio dello stesso quantitativo di una pizza margherita).
C’è però da dire che nelle giuste quantità è in grado di alzare i livelli di colesterolo buono. Inoltre le arachidi contengono acido p-cumarico e resverotrolo, un potente antiossidante e antitumorale.
Conservazione
Essendo privo di additivi e conservanti (l’unico conservante è la parte oleosa realizzata con olio di arachide) è facilmente deperibile, quindi ricordate di tenerlo sempre in frigo ben chiuso e di consumarlo entro 2 settimane.
Origine e storia del burro di arachidi
Abbiamo imparato a conoscere questo ingrediente tipico della cucina anglosassone e americana grazie a film e serie tv. Oggi, sebbene non sia tra gli alimenti più consumati nel nostro Paese, sta via via acquistando popolarità grazie all’elevato contenuto di proteine. Ma qual è la storia del burro di arachidi? Ahinoi non è così semplice districarsi tra le varie ipotesi.
Cercando di seguire una linea temporale, la prima comparsa del burro di arachidi viene fatta risalire al 1890. A realizzarlo fu una farmacista di Saint Luis nel Missouri, alla ricerca di un sostituto proteico della carne da dare ai suoi pazienti.
Viene anche associato al nome di John Harvey Kellog (sì, lo stesso dei cereali). Pare infatti che l’uomo lo ideò per i pazienti della sua clinica che non erano in grado di masticare. A quel tempo però il burro di arachidi veniva già venduto come snack lungo le strade ed è solo grazie all’Esposizione Universale di Saint Louis nel 1904 che crebbe la sua diffusione.
Al di là del fatto che una crema a base di arachidi veniva già prodotta dagli Aztechi, questa produzione di massa non sarebbe stata possibile senza il brevetto di un’apposita macchina per la sua realizzazione depositato da George Bayle.
Una storia davvero interessante peccato che tutto questo non sarebbe stato possibile senza George Washington Carver, un agronomo statunitense che introdusse la coltivazione delle noccioline per arginare la diffusione di un insetto che devastava le piantagioni di cotone. Chiamato peanut man (l’uomo delle noccioline), inventò oltre 300 prodotti a base di questo ingrediente ma non il burro di arachidi come molti invece ritengono.
Un ulteriore passo avanti nella sua produzione avvenne ai primi degli anni ’20 quando l’invenzione del processo di idrogenazione ne prolungò la conservazione impedendo la separazione della componente solida da quella oleosa. Da quel momento le arachidi, considerate cibo per animali e per i poveri e utilizzate solo per la produzione dell’olio, entrarono nelle case degli americani sotto forma di burro.
Questa nutriente crema poi costituì uno degli alimenti principali dei soldati americani durante i due conflitti mondiali.