Preparare il caffè alla valdostana è piuttosto semplice. Procuratevi una grolla o una coppa dell’amicizia, del genepì e la convivialità è assicurata.
Se avete mai trascorso qualche giornata in Valle D’Aosta avrete avuto sicuramente modo di conoscere il caffè alla valdostana e ammirare, ben disposte nelle vetrine dei negozi, grolle e coppe dell’amicizia. Spesso confuse una con l’altra, sono in realtà diverse tra loro: la grolla è un contenitore più alto, simile a un calice, e deve il suo nome al graal.
La coppa dell’amicizia invece è un recipiente in legno munito di vari beccucci. Il numero di tali beccucci fissa le porzioni di caffè che è possibile preparare e quindi il numero di commensali da servire. In comune i due recipienti hanno la realizzazione: un unico pezzo di legno, sia esso di noce o di acero, sapientemente intagliato a mano.
Come preparare il caffè alla valdostana
La preparazione del caffè alla valdostana, sebbene presenti diverse varianti di valle in valle, è pressoché sempre uguale, così come lo sono gli ingredienti. Immancabile il genepì, la grappa a base di genepì (artemisia alpina) e il caffè lungo, meglio se preparato per infusione.
- Per prima cosa preparate il caffè, meglio se lungo o ottenuto per infusione.
- Ancora caldo versatelo nella coppa dell’amicizia, zuccheratelo e unite grappa e scorze di agrumi.
- Incendiate quindi la bevanda, così da far evaporare la parte alcolica, e una volta che avrà smesso di bruciare mettete il coperchio.
Il caffè alla valdostana si gusta passando di mano in mano la grolla e ciascuno avrà il suo beccuccio personale. Per evitare che il liquido fuoriesca dai due beccucci laterali al proprio è importante chiuderli con i pollici prima di bere: ecco il giusto modo di tenere la coppa dell’amicizia.
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