Cannavacciuolo vince il premio di chef più influente, ma la critica è impietosa: “Sfruttamento”

Cannavacciuolo vince il premio di chef più influente, ma la critica è impietosa: “Sfruttamento”

Antonino Cannavacciuolo festeggia la nomina di Forbes come chef più influente d’Italia, ma la critica che lo colpisce è impietosa.

Grande riconoscimento per Antonino Cannavacciuolo, eletto da Forbes come lo chef più influente d’Italia nel 2025. Per il cuoco, partito da Vico Equense con pochi soldi e un unico sogno nel cassetto, si tratta di un traguardo importante. Eppure, una critica impietosa potrebbe rovinargli i festeggiamenti.

Cannavacciuolo è lo chef più influente, ma la critica è impietosa

Secondo Forbes, sono 25 gli chef più influenti d’Italia e a guidare la classifica è Antonino Cannavacciuolo. Il riconoscimento ha inorgoglito il cuoco di Vico Equense, che di certo non si aspettava di ricevere anche una critica pungente. Via Instagram, per festeggiare l’ambito premio, il protagonista di Cucine da incubo ha scritto:

Grazie Forbes Italia per questo importante riconoscimento. Ieri durante la bella serata passata con amici e colleghi ho avuto la conferma che c’è sempre qualcosa da conoscere e imparare. Vorrei dedicare questo premio a tutti coloro che ogni mattina si svegliano e pensano al nostro lavoro in maniera positiva, con il cibo buono frutto del lavoro di sapienti mani contadine e della nostra meravigliosa Italia“.

Cannavacciuolo non ha fatto in tempo a godersi i festeggiamenti della nomina a chef più influente d’Italia che gli è arrivata una critica piuttosto ingiuriosa.

Le accuse ad Antonino Cannavacciuolo

La critica a Cannavacciuolo è arrivata tra i commenti a un post de La Repubblica, in cui si parlava di un’intervista fatta allo chef. Tra le tante dichiarazioni, Antonino ha raccontato tutti i sacrifici fatti per la sua carriera: “Villa Crespi era sempre aperto, 7 su 7, e chiudevamo 15 giorni a gennaio. Io non mi fermavo mai“.

Sono state proprio queste parole a far scattare la critica al vetriolo: “Discorsi tossici che andrebbero evitati, in un sistema già all’orlo del collasso per sfruttamento. Poi… comunque questo è un romanzo come quello di Borghese, se non avessero avuto il grano dai rispettivi genitori/moglie potevano fare tutti i sacrifici del mondo ma… con il ca**o che arrivavano dove sono. Perciò ora che guadagnate, cacciatelo fuori serio il grano per chi lavora“.

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