“Vergognati! È una questione morale”: critiche a Carlo Cracco

“Vergognati! È una questione morale”: critiche a Carlo Cracco

Pesanti critiche a Carlo Cracco: è bastato un video promozionale del format Dinner Club a scatenare i leoni da tastiera.

Oltre agli attivisti di Ultima Generazione, che nelle ultime settimane hanno più volte assediato il suo ristorante di Milano, Carlo Cracco si è ritrovato a fare i conti con i leoni da tastiera che gli hanno mosso pesanti critiche sui social. Gli è bastato pubblicare la pubblicità del format Dinner Club per ricevere insulti.

Carlo Cracco: piovono critiche sui social

Periodo complicato per Carlo Cracco, che si è ritrovato nel mirino degli attivisti di Ultima Generazione che lo hanno addirittura denunciato per furto. Questa volta, però, le critiche non gli sono arrivate dai membri dell’organizzazione, ma da persone che popolano il mondo virtuale. Allo chef è bastato ripostare su Instagram lo spot promozionale di Dinner Club per essere coperto di insulti.

La Sardegna ha conquistato Diego Abatantuono e le papille gustative di tutti i commensali. Dinner Club vi aspetta martedì alle 21:30 in prima visione su Tv8!“, si legge a didascalia del breve filmato. Nel video, oltre a Cracco, si vedono Diego Abatantuono, Luciana Littizzetto, Sabrina Ferilli, Fabio De Luigi, Pierfrancesco Favino e Valerio Mastrandrea. Non si tratta, quindi, dello spot promozionale della nuova stagione del format, ma dell’annuncio della replica della prima stagione trasmessa per la prima volta su Tv8. La domanda sorge spontanea: perché sono arrivate le critiche?

Critiche sì, insulti no

Le critiche, a patto che siano costruttive, sono sempre ben accette, al contrario degli insulti. Tra i commenti arrivati al video di Dinner Club ripostato da Carlo Cracco si legge: “Vergognati! È una questione morale. Tu e i tuoi clienti fate ribrezzo“, oppure “Pensare che è proprio il popolo a erigere questi chef quasi a dei osannandoli e alimentando il loro ego. Altrimenti sarebbero degli ignoti. Ma guai a farglielo notare“, o ancora “Anche meno. Non siete artisti. E quello che producete viene mangiato e poi defecato”. Lo chef, da persona intelligente, non ha replicato ai leoni da tastiera.

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