Chef Rubio condannato per antisemitismo: multa salata e rimozione dei post social

Chef Rubio condannato per antisemitismo: multa salata e rimozione dei post social

Il Tribunale di Roma ha condannato Chef Rubio per antisemitismo: il cuoco dovrà pagare una multa salata e rimuovere i post social offensivi.

Non è la prima volta che Chef Rubio finisce in tribunale per i suoi post social sopra le righe. Questa volta, l’ex volto di Camionisti in trattoria è stato condannato per antisemitismo e discriminazione e dovrà pagare, oltre alle spese processuali, una multa piuttosto salata.

Chef Rubio condannato per antisemitismo e discriminazione

A seguito dei suoi post social contro gli ebrei, Chef Rubio è stato condannato dal Tribunale di Roma per antisemitismo e discriminazione. Gabriele Rubini – questo il suo nome all’anagrafe – dovrà risarcire l’Unione dei Giovani Ebrei Italiani (UGEI) con 30 mila euro e pagare tutte le spese relative al processo. Non solo, dovrà anche rimuovere tutti i contenuti ritenuti colpevoli di diffamazione antiebraica e discriminazione.

La sentenza del tribunale romano, patrocinata da Solomon – Osservatorio sulle Discriminazioni, con l’UGEI e l’avvocato Claudio Grego, rappresenta un precedente importante, specialmente dopo il recente aumento di episodi antisemiti. Il legale, raggiunto da La Stampa, si è detto soddisfatto dell’esito della querelle.

Chef Rubio: la reazione alla condanna

Al momento, Chef Rubio non ha rilasciato dichiarazioni in merito alla condanna per antisemitismo. C’è da dire che, dando uno sguardo al suo profilo X (ex Twitter), molti dei post discriminatori sono ancora visibili. Tra l’altro, proprio recentemente Rubini è finito al centro della polemica per aver attaccato la giornalista Cecilia Sala, arrestata in Iran e liberata dopo venti giorni di prigionia.

Lunga vita all’Iran e a chi resiste alle ingerenze imperialiste. Miracolate sioniste e spie con la passione dei viaggi non dovrebbero essere compiante, ma condannate“, aveva scritto in merito alla vicenda di Sala.

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