“In Francia mi urlavano italiano di m”: famoso chef vittima di bullismo in cucina

“In Francia mi urlavano italiano di m”: famoso chef vittima di bullismo in cucina

Un famoso chef ha deciso di vuotare il sacco: è stato vittima di bullismo in cucina, specialmente durante il periodo in Francia.

Oggi è un famoso chef con più di trent’anni di carriera sulle spalle, ma la sua vita in cucina non è stata tutta rose e fiori. Ha confessato di essere stato vittima di bullismo, specialmente durante l’avventura in Francia, quando lo chiamavano “italiano di me**a“.

Famoso chef vittima di bullismo in cucina: il racconto

Intervistato dal Corriere della Sera, lo chef Riccardo Monco ha fatto una rivelazione che nessuno si aspettava: è stato vittima di bullismo. L’ex giudice di Celebrity Chef, oggi cuoco e socio dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze, uno dei ristoranti tre stelle Michelin più longevi d’Italia, ha raccontato che tutto è accaduto in Francia, quando aveva vent’anni.

All’epoca stava ancora facendo la gavetta, ma quell’esperienza lo ha aiutato a capire cosa non avrebbe mai voluto vedere accadere nella sua cucina. Lavorava da Lucas Carton a Parigi ed era l’unico italiano in una brigata di 40 cuochi. Ha raccontato: “Mi hanno massacrato: mi urlavano tutto il tempo ‘italiano di m***a’. Ma succedeva anche ai francesi: era la mentalità di 40 anni fa“.

Un bullismo “giustificato”: il pensiero di Riccardo Monco

Il bullismo va sempre condannato, ma lo chef lo ha in un certo senso giustificato inquadrandolo nell’epoca in cui è avvenuto. Riccardo ha ammesso: “Si lavorava 18 ore al giorno, gli chef abbaiavano. Era bullismo, se non altro legato solo alla sfera professionale: il sistema funzionava così, non ce l’avevano con la persona. Quell’esperienza mi ha cambiato la vita: mi ha insegnato a focalizzare le cose importanti da fare nell’arco della giornata. E a capire che io quel clima non lo avrei mai più voluto“.

Quell’esperienza gli è comunque servita a capire come comportarsi nella sua cucina. Monco non ha mai bullizzato i ragazzi che lavorano per lui e ha preferito creare un clima di serenità, privo di terrore. “Se stanno bene, ti danno il doppio senza che tu glielo chieda. Se hanno paura di sbagliare ti danno la metà“, ha dichiarato.

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