Cibi vietati in Italia: attenzione, si rischia una multa fino a 50 mila euro!

Cibi vietati in Italia: attenzione, si rischia una multa fino a 50 mila euro!

Sapete che in Italia ci sono cibi vietati? Quanti vengono pizzicati rischiano una multa fino a 50.000 euro. Scopriamo quali sono.

L’Italia è ricca di tradizioni gastronomiche che ci invidiano in tutto il mondo, eppure anche nel Belpaese ci sono divieti che riguardano gli alimenti che si portano in tavola. Quanti non rispettano la legge rischiano una multa salata, fino a 50 mila euro. Scopriamo quali sono i cibi vietati in tutto il territorio nazionale.

Cibi vietati in Italia: dal casu marzu al pesce palla

Anche se in molti non lo sanno, in Italia ci sono 7 cibi vietati, prodotti potenzialmente nocivi (per la salute umana, animale o ambientale) oppure non etici che la legge ha deciso di bandire dalle tavole della popolazione. Il veto prevede multe salate, fino a 50 mila euro, destinate a chi viene pizzicato a produrre, consumare o vendere gli alimenti incriminati.

E’ bene sottolineare che la normativa in atto è volta soprattutto alla salvaguardia della salute e dell’ambiente e non mira alla distruzione dei produttori, come nel caso del famoso formaggio coi vermi della Sardegna. Anche in questo caso, infatti, la legge parla chiaro: il casu marzu, pur essendo un prodotto di ottima qualità e rappresentativo della popolazione sarda, potrebbe essere dannoso per i consumatori.

Discorso simile per il pesce palla, che rientra tra i sette cibi vietati. In questo caso, anche se non è un prodotto italiano, il divieto è scattato comunque perché parliamo di un alimento potenzialmente tossico. Non a caso, è bandito in quasi tutto il mondo.

La lista completa degli alimenti banditi in Italia

Prima di scoprire quali sono i 7 cibi vietati in Italia, una precisazione è d’obbligo. La lista è in continua evoluzione, visto che il diritto alimentare e i regolamenti dell’Unione Europea sono variabili. Pertanto, tra qualche tempo potremmo anche trovare ulteriori pietanze. Di seguito, le prelibatezze da cui tenersi alla larga:

  • pesce palla: vietato dal 1992 per alta presenza di tetradotossina, neurotossina letale per l’essere umano;
  • sanguinaccio: vietato per mancanza di requisiti di sicurezza igienico-sanitari. Può trasmettere malattie, è facilmente deperibile e la sua raccolta non è etica;
  • casu marzu: pericoloso per l’ingestione di vermi vivi e per la mancanza di requisiti igienico-sanitari;
  • foie gras: non è pericoloso per la salute umana, ma si ottiene torturando le oche o le anatre. In Italia è vietata solo la produzione ma non il commercio e il consumo;
  • datteri di mare: non sono pericolosi per l’uomo, ma la raccolta distrugge i litorali e danneggia la biodiversità;
  • uccellini di cacciagione (allodole, tordi, fringuelli e beccafichi): vietato cacciarli, catturarli, mangiarli e venderli dal 2014;
  • carne di cane e gatto: tutela degli animali domestici e assenza di prescrizioni sulla macellazione.

La vendita di uno di questi sette cibi è sanzionata con una multa salata, che può arrivare fino a 50 mila euro in base alla violazione messa in atto.