Cibo e imballaggi: sono davvero possibili cause di contagio?

Cibo e imballaggi: sono davvero possibili cause di contagio?

Parliamo di sicurezza alimentare durante la pandemia: ci sono rischi di contagio manipolando cibo e imballaggi? Ecco le risposte!

È possibile contrarre il virus del Covid-19 tramite il contatto con i prodotti alimentari e i loro imballaggi? La pandemia sta continuando a limitare le nostre abitudini e condiziona inevitabilmente il nostro stile di vita. Al momento, però, non sono ancora stati segnalati casi di contagio attraverso il consumo degli alimenti. È confermato, infatti, che la via primaria di trasmissione del virus è sempre quella del contatto tra le persone, primariamente a causa delle goccioline di respiro (le cosiddette droplet) che le persone infette possono diffondere attraverso gli starnuti, con i colpi di tosse o direttamente durante la fase di espirazione.

Cibo e imballaggi: quali sono i rischi di contagio?

carrello della spesa

Alcuni studi, come quello della International Commission on Microbiological Specifications for Foods (ICMS), hanno sottolineato che il virus potrebbe sopravvivere fino a 24 ore su imballaggi come quelli di cartone; sopravvivrebbe anche diversi giorni su superfici più dure come l’acciaio e la plastica (soprattutto in ambienti umidi e a temperatura controllata), ma il cibo non è un veicolo di contagio.

Nonostante ciò, vi è la preoccupazione che si possa venire a contatto con il virus ad esempio tramite il contatto tra la pelle e gli imballaggi. Per questo motivo è fondamentale che chiunque, dai somministratori di cibi agli operatori che maneggiano gli imballaggi fino ad arrivare al consumatore, rispetti le linee guida disposte dalle autorità sanitarie in materie di igiene, tra cui primeggia sempre il lavaggio accurato delle mani.

Acquisti al supermercato e asporto: come difendersi dal contagio?

L’Agenzia europea per la sicurezza alimentare ha affermato che è improbabile contrarre il Coronavirus direttamente tramite la manipolazione degli alimenti ed è stato appunto precisato che al momento non ci sono prove che il cibo sia una diretta fonte o un veicolo dell’infezione.

Quello che può succedere è che si possa verificare una contaminazione indiretta, motivo per cui anche in questo caso si torna a parlare dell’igiene:

  • Da una parte, infatti, gli operatori che si occupano della manipolazione del cibo devono sempre indossare guanti e sostituirli frequentemente.
  • Allo stesso modo anche per i consumatori finali è buona norma ricordare di igienizzare spesso le mani.
  • Igienizzare poi tutto quel che si porta a casa oppure ridurre al minimo il contatto tra gli imballaggi del cibo d’asporto con la tavola o il ripiano della cucina è un ulteriore precauzione che si va ad aggiungere all’igiene personale.