Alimenti in scatola: quali sono quelli da avere in dispensa (e quali è meglio evitare)

Alimenti in scatola: quali sono quelli da avere in dispensa (e quali è meglio evitare)

Pratico e versatile, il cibo in scatola è una manna dal cielo. Ma come si sceglie quello migliore e quale invece andrebbe evitato?

Il cibo in scatola è da sempre al centro di numerose controversie: ci sono gli estimatori (supportati da non poche ricerche scientifiche) e coloro che lo demonizzano (anche loro con discrete conferme da parte della scienza). Come sempre però la verità sta nel mezzo e oggi scopriamo insieme come sceglierli e soprattutto quali sono i migliori cibi da comprare in scatola.

cibo in scatola

Prodotti in scatola: come sceglierli

Prima di scoprire quali sono i cibi in scatola che possiamo acquistare consumare in tutta tranquillità, chiariamo alcuni aspetti. Innanzitutto non tutto il cibo in scatola è uguale: ci sono i cosiddetti primi prezzi e poi le marche più blasonate oltre ai prodotti biologici. Non è quindi il caso di fare di tutta l’erba un fascio.

Un ulteriore parametro per valutare la qualità dei prodotti in scatola sono gli ingredienti. In linea di principio, meno ce ne sono in etichetta meglio è. A lungo si è discusso del fatto che spesso questi cibi contengono conservanti, aromi artificiali e coloranti. La risposta è come sempre una e una sola: leggete l’etichetta e preferite prodotti conservati nel modo più naturale possibile. Tra i conservanti naturali ricordate che ci sono anche sale e zucchero e anche in questo caso sempre meglio scegliere cibi che ne contengono piccole quantità.

È anche molto importante prestare attenzione all’origine degli ingredienti. Sempre più spesso oggi in etichetta è riportata la provenienza dell’ingrediente principale e, nel caso di alimenti particolari come la carne o il pesce, anche il loro impatto sull’ambiente.

Ultimo aspetto ma non meno importante è il packaging. Non parliamo solo della possibilità di riciclarlo, anche se è sempre un aspetto a cui prestare attenzione, ma anche al materiale utilizzato. Le lattine infatti spesso sono riviste internamente con uno strato di plastica per prevenire l’ossidazione. Questa però potrebbe rilasciare Bisfenolo A (BPA) soprattutto nel caso di alimenti particolarmente acidi. La soluzione? Scegliete confezioni BPA free oppure optate per quelle in tetrapak.

Quindi, i cibi in scatola fanno male? Nella maggior parte dei casi no, anzi riescono a mantenere inalterate le proprietà dell’ingrediente fresco. I vantaggi dei cibi in scatola sono che sono molto pratici da tenere in dispensa non solo per tutte quelle occasioni in cui si va di corsa, ma anche per creare delle scorte d’emergenza. Le scatolette infatti durano fino a due anni ma se ben conservate anche una data di scadenza superata di qualche mese non comporta nessun rischio per la salute.

Cibi da avere in dispensa

Tra gli alimenti più pratici e in linea di principio più salutari che potete conservare in dispensa ci sono i legumi. I tempi di cottura del corrispettivo secco infatti scoraggiano i più alla loro preparazione quindi perché non optare per una versione già pronta? Sceglieteli cotti al vapore e possibilmente con un ridotto contenuto di sale.

Tra il mangiare in scatola per eccellenza poi c’è il tonno. Anche qui si potrebbe aprire una parentesi molto lunga ma in linea di massima il prezzo e il marchio sono una buona discriminante. Vi sarete infatti resi conto anche voi che le scatolette più piccole e quelle più economiche non contengono pezzi interi. A questo vanno ad aggiungersi due aspetti: la zona di pesca e la tecnica utilizzata. Meglio scegliere pesce pescato a canna o con tecniche sostenibili per evitare di contribuire, anche se indirettamente, allo spopolamento dei mari.

Anche il pomodoro trasformato è tra i prodotti più acquistati. Salsa, passata, pelati e concentrato non mancano mai nelle nostre dispense. Per il discorso fatto in precedenza sul BPA, meglio sceglierlo sotto vetro o in confezioni di tetrapak.

Cibi in scatola da evitare

Sono sostanzialmente due le categorie di cibi in scatola a lunga conservazione che andrebbero evitati. Le verdure in scatola di alluminio e la frutta. Nel primo caso i tempi di cottura non valgono in alcun modo l’esigenza di averle già pronte. A questo si aggiunge il fatto che le alte temperature a cui vengono sottoposte durante il processo di inscatolamento ne compromettono i valori nutrizionali.

Lo stesso discorso vale per la frutta. Conservata sotto sciroppo di zucchero, seppur buona non ha nulla a che vedere con la frutta fresca, quindi meglio evitarla del tutto.