Cuocere in crosta di sale è una tecnica di cottura antica, ma ancora attuale: esalta i sapori, e non prevede l’aggiunta di grassi
La tecnica di cuocere in crosta di sale, ha origini antichissime, ed è il modo più dietetico possibile di cucinare: la sua realizzazione è molto più facile di quanto si possa pensare. Il sale, formando una crosticina attorno all’alimento non premette la fuoriuscita di odori e umori, che rimangono imprigionati dando maggiore gusto e non seccando: proprio per questo motivo, è molto indicata su alimenti dal gusto delicato, come il pesce.
Il tipo di sale da scegliere è quello grosso
Innanzitutto, in modo che non sia necessario l’utilizzo di un legante come l’albume d’uovo, vi consigliamo di utilizzare il sale grosso.
Il sale può essere aromatizzato con erbe a piacere, per insaporire la pietanza.
Realizzare la crosta è molto semplice: basta stendere uno strato di sale di 1 centimetro sulla teglia, adagiare la vostra proteina animale (carne o pesce), e ricoprirla con altrettanto sale.
La crosta di sale può essere resa più morbida con l’aggiunta d’acqua, o più consistente, con l’albume.
Se scegliete il pesce, è bene non squamarlo troppo, in modo che la pelle e le squame facciano da barriera contro il sale.
Se scegliete la carne, invece, tenete conto che dovrete ridurre di molto i tempi di cottura, se la volete al sangue.
La regola vuole che per ogni chilogrammo di peso, si cuocia per mezz’ora, in forno preriscaldato a non più di 180 gradi.
Una volta terminata la cottura, il vostro alimento va chiaramente ripulito da tutto il sale di cottura, in modo che non ne comprometta il sapore.
Per liberare il pesce o la carne dalla crosta potreste avere bisogno di un martelletto, e della vostra buona volontà.
Nello specifico, vi consigliamo una ricetta di estrema semplicità, ma che promette tanto gusto: orata in crosta di sale.
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