Scopriamo cos’è il bento, la schiscetta giapponese

Scopriamo cos’è il bento, la schiscetta giapponese

Il bento, o bento box, può essere considerato a tutti gli effetti la schiscetta giapponese. L’equivalente del nostro pranzo al sacco è composto da diversi ingredienti. Vediamo quali!

Il bento, o obento, è un vassoio diviso in scomparti munito di coperchio atto ad ospitare il pranzo al sacco dei giapponesi. Con il termine si è poi passati ad indicare anche il contenuto di questa lunch box colorata e ricca di sapori.

Il bento box si trova già pronto in negozi specializzati unicamente in questo, i bento-ya, oppure può essere fatto in casa. Nel caso del bento confezionato, gli ingredienti e le ricette variano a seconda della zona. In particolare, l’acquisto di bento in stazioni dei treni o aeroporti è una vera e propria esplorazione culinaria dei prodotti del luogo in cui vi trovate.

Il bento fatto in casa, come si vede spesso nei cartoni animati giapponesi, è anche una manifestazione di affetto. La sua preparazione infatti richiede tempo e cura, non solo per l’abbinamento di sapori e colori ma anche per la disposizione e l’aspetto dei cibi.

bento

Tipi di bento: vediamoli insieme

Il bento viene utilizzato non solo come pranzo al sacco di studenti e lavoratori ma anche durante feste e pic nic. Per questo i cibi devono essere divisi in piccoli bocconi facili da afferrare con le bacchette. Il contenitore viene avvolto poi in un particolare tessuto, che sarà la tovaglietta del pranzo, oppure riposto in appositi sacchetti. Tra i vari tipi di bento ci sono:

  • Kyaraben, i bento dei personaggi: ovvero il cibo viene decorato in modo da ricordare personaggi dei cartoni animati giapponesi (gli anime), dei fumetti o dei videogiochi;
  • Oekakiben, i bento ritratto: questi, invece ricalcano immagini di persone, animali o edifici.

La preparazione del bento è considerata una vera e propria arte al punto da dedicarle festival e gare.

Bento: ricette per farlo in casa

Il bento può contenere diverse preparazioni, ma come abbiamo detto la condizione è che sia tutto già a bocconcini facili da afferrare.

  • La scelta più tradizionale è quella di sushi o maki.
  • Poi, ci sono tramezzini, di più facile realizzazione.
  • Non mancano anche verdure crude e cotte, alette di pollo e altri tipi di carne.
  • Uno scomparto, in questo caso, è dedicato al riso che solitamente viene servito con il furikake, una sorta di condimento a base di pesce essiccato, semi di sesamo, alghe, zucchero e sale. Venduto in bustine monoporzione, ne esiste anche una versione vegetariana. Al riso può anche essere data la forma di onigiri, ripieno o bianco a seconda delle esigenze.
  • Un altro piatto che non può mancare è la frittata arrotolata. La differenza sostanziale tra la nostra ricetta e quella giapponese è che quest’ultima viene cotta in una padella rettangolare formando uno strato spesso 1-2 mm e poi arrotolato.
  • Tra gli altri ingredienti di questa ricetta troviamo dashi (ossia il brodo di pesce), mirin (una sorta di sakè dolce) e salsa di soia.
  • Per quanto riguarda le proteine, teriyaki di pollo e di pesce vanno per la maggiore insieme alla soia edamame.