Il crudismo, o l’alimentazione raw food (con cibi crudi) da tempo miete seguaci in tutto il mondo: ma è davvero così benefico?
Sono tantissime le persone che si sono convertite ai cibi crudi, e che si nutrono di carote, sedano, pomodori, sushi, puree fredde di ortaggi al naturale, e non vogliono neanche avvicinarsi a qualcosa di cotto. Tra loro ci sono, per esempio, molte star di Hollywood (come Natalie Portman, Gwyneth Paltrow, Demi Moore), che sperano con questo tipo di alimentazione di tenere lontane le rughe e l’invecchiamento della pelle.
I sostenitori del crudismo sono infatti fieri portavoce dell’idea che i cibi offrano il meglio delle loro virtù quando non sono cucinati o riscaldati, e quindi quando vengono consumati “nature”: solo e soltanto così gli alimenti possono garantire il massimo dei benefici promessi, diventando quasi dei farmaci naturali.
Le cose, però, non stanno proprio così, e come sempre la verità non sta mai da una parte sola.
Il mito del crudismo andrebbe – perlomeno in parte – sfatato, perché ci sono molti alimenti che apportano maggiori benefici in cottura.
Prendiamo, per esempio, i pomodori e i peperoni: entrambi sono ricchi di licopene, un nutriente essenziale, che da tempo è stato associato, attraverso vari studi scientifici, a un’azione preventiva nei confronti di alcuni tipi di tumori. Inoltre il licopene sarebbe anche un ritardante dell’invecchiamento cellulare. E, nonostante la credenza crudista, il licopene possiamo assumerlo al meglio solo se pomodori e peperoni vengono cotti. Non può dirsi lo stesso, per ovvie ragioni, delle vitamine: in questo caso consumarli crudi ci consente di assumere interamente le vitamine A e C.
Lo stesso discorso vale per le carote; le loro vitamine, che tanto fanno bene alla salute e accelerano l’abbronzatura, si perdono in gran parte, durante la cottura. Ma il betacarotene viene assimilato dall’organismo molto più facilmente, in cottura. La situazione non cambia parlando di spinaci e altri ortaggi in foglia: i loro elementi (come magnesio e ferro) vengono assorbiti dal nostro organismo più facilmente, quando subiscono una cottura.
Parlando di carne, pesce, funghi e uova, i dubbi praticamente non esistono: è sempre consigliabile cuocere questi alimenti, prima di mangiarli, e in particolare quelli di origine animale. La cottura azzera i rischi, rendendo il cibo assolutamente sicuro (sempre se è fresco e ben conservato, ovviamente).
In definitiva: come tutte le filosofie troppo estremiste, anche il crudismo va seguito solo in parte.
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