Cucine da incubo, i ristoranti chiusi aumentano sempre di più: il numero è preoccupante

Cucine da incubo, i ristoranti chiusi aumentano sempre di più: il numero è preoccupante

Cucine da incubo non sempre riesce a risollevare i ristoranti: il numero dei locali chiusi dopo la partecipazione cresce di anno in anno.

In onda dal 2013 con la guida di Antonino Cannavacciuolo, il programma Cucine da incubo è sempre molto apprezzato dai telespettatori. Ma cosa ne è stato dei ristoranti che hanno partecipato al format? Purtroppo, il numero dei locali chiusi cresce ogni anno di più.

Cucine da incubo, il numero dei ristoranti chiusi aumenta

Ispirato al format inglese che vede al timone Gordon Ramsay, Cucine da incubo è uno dei programmi più seguiti del piccolo schermo. Il merito è soprattutto di Antonino Cannavacciuolo che con la sua semplicità e la battuta sempre pronta riesce a catturare l’attenzione del grande pubblico. Mentre il successo del format non si discute, la resistenza dei ristoranti che hanno partecipato diventa motivo di dibattito. Il numero dei locali chiusi, infatti, aumenta di stagione in stagione.

Ogni puntata di Cucine da incubo si conclude con Antonino che, dopo una serie di interventi, riesce a risollevare i ristoranti dal fallimento. Nella realtà, però, la situazione è ben diversa. O meglio, dopo le riprese tutto sembra andare per il meglio, ma questa positività dura una manciata di mesi, se non settimane. Poi, titolari & chef tornano a commettere gli stessi errori e non hanno altra scelta che abbassare le serrande.

Cucine da incubo: le previsioni di Antonino Cannavacciuolo

In dieci stagioni di Cucine da incubo, i ristoranti chiusi non sono pochi. Stando all’indiscrezione lanciata dal blog Buttalapasta.it, su 90 attività che hanno chiesto l’intervento di Antonino Cannavacciuolo in 24 sono stati costretti a dichiarare fallimento. I motivi che hanno portato alla chiusura non sono stati resi pubblici, ma immaginiamo che i titolari in questione abbiano avuto le loro ragioni per abbassare la serranda.