Il nuovo spot Esselunga dedicato al Banco Alimentare fa discutere: davvero “non importa” dove il consumatore fa spesa?
Dal 15 dicembre 2024, sulle principali reti televisive italiane va in onda il nuovo spot di Esselunga. La pubblicità, dedicata alla collaborazione con Banco Alimentare, fa discutere perché il messaggio che trasmette appare poco credibile.
Esselunga: il nuovo spot è dedicato al Banco Alimentare
Esselunga ha lanciato il nuovo spot dedicato alla collaborazione con Banco Alimentare. Firmata dall’agenzia creativa Small con la regia di Dario Fau, la pubblicità sposa lo slogan “Non c’è una spesa che non sia importante” per ricordare l’impegno della nota catena contro lo spreco alimentare.
Al centro della scena ci sono le varie tipologie di consumatori, impossibilitati a fare la spesa per ostacoli o imprevisti che possono capitare a chiunque: c’è chi ha bucato la ruota dell’auto e non può raggiungere il supermercato, chi appena varcata la soglia del negozio vede il suo ex e scappa dall’edificio e chi sceglie consapevolmente un brand diverso da Esselunga.
A prescindere dal motivo per cui si è impossibilitati a fare compere, Esselunga ci tiene a far sapere che per loro è importante anche “la spesa che non fai“. Il motivo è presto detto: ciò che i consumatori non acquistano viene donato al Banco Alimentare, impegnato ad aiutare le famiglie in difficoltà. La collaborazione si traduce ogni anno in circa 2.000 tonnellate di cibo, più di 4 milioni di pasti.
Perché lo spot Esselunga fa discutere?
Senza ombra di dubbio, il nuovo spot Esselunga trasmette un messaggio importante volto a combattere lo spreco alimentare. Eppure, alcuni telespettatori hanno sottolineato che la pubblicità appare poco credibile. “La spesa che non fai” viene donata al Banco Alimentare, ma questa non può essere considerata la normalità, altrimenti il brand fallirebbe nel giro di qualche settimana. In sostanza, è palese la manipolazione della mente dei consumatori.
Tra i commenti arrivati sui social si legge: “Da sempre mi piace osservare/commentare gli spot pubblicitari, non per farmi convincere, ma per carpire la genialità, gli strumenti usati per manipolare la nostra mente, entrare nel nostro intimo e influenzare le nostre scelte“, oppure “Esselunga, ma avete sentito la nuova pubblicità? Sono amici di Musk?“.