Esselunga: fine della saga andata anche in tribunale. Tutte le quote dell’azienda sono andate alla figlia Marina Caprotti e a sua madre!
Bernardo Caprotti nel 1957 aveva fondato la più grande società di supermercati in Italia, quella che oggi tutti noi conosciamo bene con il nome di Esselunga. Il fondatore è scomparso nel 2016 e nel suo testamento ha lasciato il 70% della holding alla figlia Marina, nata dal suo secondo matrimonio e alla madre della donna: Giuliana Albera.
Il restante 30% del capitale dell’azienda invece sarebbe andato a Giuseppe e a Violetta, i figli nati dal primo matrimonio dell’imprenditore. Attualmente sembrerebbe che tutte le quote sarebbero andate a Marina e alla madre, mettendo così un punto definitivo alla saga. Ma scopriamo insieme meglio cosa sarebbe successo.
Esselunga: Marina e Giuliana comprano le quote al 100%!
Per quanto riguarda il patrimonio dell’azienda il 55% della società Villata era stato destinato a Giuliana e Marina, mentre il 45% sempre a Giuseppe e Violetta, gli altri figli dell’imprenditore. Infine per la segretaria Germania Chiodi erano stati previsti 75 milioni di euro.
Solo lo scorso anno, i figli dell’imprenditore: Giuseppe e Violetta, erano usciti dal capitale di Villata Partecipazioni, ovvero la società che gestisce gli immobili, grazie a degli accordi tra le due famiglie. Così Marina e la madre avevano ottenuto la possibilità di acquistare anche le loro quote.
Attualmente la saga che era finita in tribunale a partire dal 2012 si sarebbe conclusa, grazie a questa operazione. Ancora non si conosce il prezzo di acquisto delle quote da parte delle donne. Però Esselunga fa sapere che sarà deciso da terze parti. È infine prevista la possibilità che parte di questa venga finanziata grazie alla richiesta di ricorso al debito.
Quindi le donne, Marina e la madre, attualmente sarebbero proprietarie al 100% della società. Così si concluderebbe la lunga saga durata per anni e finita in tribunale.
Fonte foto: https://www.instagram.com/esselunga/?hl=it