Flavio Briatore ha letteralmente massacrato la pizza napoletana, definendola “un chewing-gum”: la polemica è scoppiata in un lampo.
Flavio Briatore, che ha recentemente aperto una delle sue pizzeria nel capoluogo campano, ha avuto la brillante idea di distruggere la pizza napoletana, paragonandola ad “un chewing-gum“. Ovviamente, le sue parole hanno dato il via ad una polemica infuocata che più infuocata non si può.
Flavio Briatore distrugge la pizza napoletana
Ospite della trasmissione radiofonica La Zanzara di Giuseppe Cruciani e David Parenzo, Flavio Briatore ha espresso un pensiero poco felice sulla pizza napoletana. L’imprenditore, che il 17 settembre ha aperto il suo primo Crazy Pizza nella città ai piedi del Vesuvio, sostiene che Margherita & Co. made in Napoli non siano altro che una specie di “chewing-gum“.
Nello specifico, confrontando i diversi tipi di pizza, Briatore ha dichiarato: “La pizza alta non mi piace, sembra di masticare un chewing gum”. Non contento, ha aggiunto che questa specialità partenopea “non appartiene solo ai napoletani, non l’hanno inventata loro e non è esclusiva di Napoli. La pizza è patrimonio dell’Unesco per tutti“. Le sue parole, neanche a dirlo, hanno subito alzato un polverone. In molti l’hanno addirittura accusato di aver sfruttato l’ospitata a La Zanzara per fare pubblicità al suo nuovo Crazy Pizza.
Le critiche a Flavio Briatore e la reazione di Sorbillo
Dopo aver paragonato la pizza napoletana a una gomma da masticare, Flavio Briatore è stato sommerso di critiche. Basta aprire X (ex Twitter) per rendersi conto del riscontro negativo avuto dalle sue parole: “Un piemontese che fa pizza-business e non sa neanche che non è la pizza ad essere patrimonio Unesco ma l’Arte dei pizzajuoli napoletani“, oppure “Poco rispetto e tipico atteggiamento di sfida delle persone cafone e poco intelligenti, a qualcosa che loro aborrano: tradizione e identità. Pensano di essere talmente superiori e furbi da cancellare secoli di storia, con ‘io sono io e voi non siete nessuno’“, o ancora “E’ proprio fuori di testa questo individuo, si sente Dio in terra… La pizza è napoletana, fine! E mi auguro che Napoli e tutti i napoletani boicottino in massa il panuozzo che vende“.
Anche Gino Sorbillo, uno dei pizzaioli napoletani più famosi al mondo, si è scagliato contro l’imprenditore. Intervistato da Radio Crc, ha dichiarato: “Non sono d’accordo con lui. La sua pizza è sottile perché i suoi pizzaioli usano lo schiacciapizza, uno strumento elettrico che schiaccia gli alveoli, rendendola croccante. La nostra pizza, invece, è morbida e facilmente manipolabile. (…) Lui dice che non siamo stati capaci di tutelare la pizza poiché è stato l’unico che ha esportato. Nel mio caso sono arrivato a superare i 30 punti vendita. Ho aperto dei locali a Tokyo, Miami e ne stiamo aprendo altri a Roma Termini, Pompei e negli Emirati Arabi. Noi abbiamo una storia“.