La fonduta al tartufo è un piatto tipico della cucina piemontese e valdostana, molto raffinato e saporito.
La fonduta al tartufo è un piatto stupendo anche se purtroppo non alla portata di tutte le tasche. Servitela accompagnata da crostini leggeri e croccanti e sarà perfetta. Se volete il profumo del tartufo senza svenarvi, potete utilizzare l’olio tartufato, dando un giro a crudo sopra ogni ciotola. Non è la stessa cosa, ma è un buon compromesso.
Volendo potete eliminare completamente il tartufo e accompagnare invece la fonduta con delle verdure crude. Sedano, carote, ravanelli, finocchi, tutte le verdure che scrocchiano e che si mangiano crude vanno bene e faranno un contrasto stupendo con il caldo del formaggio fuso.
Preparazione della fonduta al tartufo bianco
- Per preparare il piatto servirà un recipiente per il bagnomaria. Tagliate i formaggi a dadini, mischiateli in una ciotola alta e riempitela a filo con il latte. Lasciate riposare per 3 ore fuori dal frigo.
- In un’altra ciotola sbattete i tuorli, poi, in un recipiente adatto al bagnomaria, fondete il burro, aggiungete i tuorli e infine la fontina con il latte.
- Continuate a mescolare, ma state attenti a non fare mai bollire il composto o le uova si raggrumeranno.
- Quando il composto sarà liscio e amalgamato, aggiustatelo di sale e date una spolverata di pepe bianco.
- Servite la fonduta caldissima, cospargendola con il tartufo finemente affettato direttamente nelle ciotole.
I tartufi bianchi sono molto preziosi e bisogna esaltarne al meglio il sapore quando si ha la fortuna di disporne.
Se vi è piaciuta la ricetta della fonduta al tartufo bianco, scoprite il video della preparazione, oppure andate alla scoperta delle nostre altre 5 ricette col tartufo.
[DeltaYoutube videourl=”https://www.youtube.com/embed/IbL87wfNbtc”]
Conservazione
La fonduta al tartufo è bene consumarla al momento, prima che si raffreddi. Sconsigliamo la congelazione in freezer.