Food delivery: quello che ordini non sempre è come lo ricevi
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Food delivery: quello che ordini non sempre è come lo ricevi

Food delivery

Sull’app prometteva bene, ma in tavola è completamente diverso. Ecco come le foto ritoccate del piatto che ordini ti ingannano.

Le piattaforme di food delivery hanno indubbiamente rivoluzionato il concetto di servizio a domicilio. Se un tempo quando si ordinava da asporto bisognava usare l’immaginazione per pensare come sarebbe potuto essere il cibo scelto, oggi non è più così. Infatti, le nuove app dedicate al servizio permettono al cliente di vedere in anteprima come possa essere il piatto ordinato.

Tutto ciò avviene tramite alcune foto di piatti presenti sul menù che permettono al consumatore di farsi un’idea di come potrebbe apparire la pietanza proposta. Eppure, proprio questo aspetto può essere un’arma a doppio taglio: da un lato il consumatore può essere incentivato a ordinare un certo piatto, ma dall’altro rischia di essere tratto in inganno. Sì perché non sempre quello che ordiamo corrisponde esteticamente a ciò che ci arriva a casa.

Il vantaggio delle foto dei piatti

Ovviamente è bene fare una premessa: pubblicare le foto dei vari piatti può rappresentare un punto di vantaggio. In effetti, se una persona non ha mai fatto un ordine presso un certo ristorante, vedere le foto dei vari piatti può incentivarlo a proseguire con l’acquisto. Del resto è risaputo che le immagini riescano a descrivere meglio un prodotto rispetto alle semplici parole.

Proprio per questo motivo, per il ristorante (e anche per le stesse piattaforme di food delivery), pubblicare queste immagini porta inevitabilmente a un’incremento delle vendite. Non a caso i consumatori si sentono più “al sicuro” nel vedere come sarà un piatto prima ancora di riceverlo. Tuttavia, in alcuni casi, è possibile che i clienti rimangano vittime delle stesse immagini, rimanendo delusi dal piatto ordinato: scopriamo perché.

Foto food trend
Foto food trend

Quando un’immagine diventa una truffa

Alla base di tutto vi è un concetto: le fotografie creano sempre delle aspettative. Le piattaforme di delivery e gli stessi ristoranti lo sanno bene, motivo per cui tendono a pubblicare immagini accattivanti dei loro piatti per poter incrementare le vendite. Tuttavia, il confine tra pubblicità e truffa è molto sottile.

Infatti, sono molte le persone che ogni giorno ordinano cibo con consegna a domicilio e rimangono deluse da quello che vedono non appena aprono la confezione. Questo accade perché quella che hanno visto sull’app era probabilmente una fotografia ritoccata ad hoc per spingerli a ordinare quel piatto.

Come la legge ci tutela dalla pubblicità

Modificare la foto di un prodotto andando a stravolgere la sua vera natura per fini commerciali, non è una scelta ottimale. Infatti, si tratta a tutti gli effetti di un caso di pubblicità ingannevole. Tuttavia, è bene fare una precisazione: seppur non tutti i casi di pubblicità ingannevoli siano configurati come reato penale, stiamo comunque parlando di una pratica scorretta.

Non a caso, così facendo, non solo si trae in inganno il consumatore, ma si finisce per mettere in atto una vera e propria concorrenza sleale nei confronti delle altre attività. Per questo motivo la legge ci tutela grazie a una serie di conseguenze sia amministrative, che penali per i casi più gravi.

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ultimo aggiornamento: 3 Luglio 2025 16:56

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