Gastrofisica: mangiare bene al ristornate grazie a una formula matematica che rende l’esperienza culinaria unica. Ecco come!
La Gastrofisica è una scienza che da oltre 20 anni studia il rapporto con il cibo, attraverso i cinque sensi, in funzione all’ambiente circostante. Si tratta di una formula matematica che rende l’esperienza al ristorante unica. Questo argomento è stato trattato alla BTO11 a Firenze, nell’ambito della sezione Food & Wine Tourism.
A trattare il tema è stato il professore Charles Spence dell’Università di Oxford. Secondo l’esperto il modo in cui percepiamo l’esperienza al ristorante è determinante per farci un’opinione o cambiare umore e giudizio sul cibo che stiamo mangiando. Ma cerchiamo di capire meglio di cosa stiamo parlando.
Tutto quello che c’è da sapere sulla Gastrofisica!
È bastato un semplice test per confermare questa teoria. L’esperimento è stato fatto su una degustazione di un vino in due contesti ambientali differenti. Le differenze erano basate su musica di sottofondo, ambiente e illuminazione, il giudizio finale era estremamente diverso.
Lo stesso fenomeno avviene se ordiniamo un piatto in riva al mare o nella trattoria sotto casa. Anche se il piatto è identico, il sapore lo percepiamo differente. I ristornati quindi stanno tendendo a seguire questa nuova tendenza, in modo tale da offrire ai clienti un’esperienza multisensoriale, stimolando tutti i sensi ed enfatizzando il gusto dei piatti in questo modo.
Sono tante le iniziative che stanno emergendo presso i locali di tendenza per far vivere l’esperienza. Infatti in alcuni locali sono state messe sui tavoli delle conchiglie e delle cuffie per sentire il rumore del mare, mentre si mangia.
Anche Massimo Bottura dell’Osteria Francescana, ha avuto un’idea in linea con questa. Lo chef propone i classici piatti della tradizione culinari italiana, ma in modo differente, iconico e molto originale, tanto da far diventare l’esperienza indimenticabile.
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