Gli spaghetti, il simbolo della tradizione gastronomica italiana

Gli spaghetti, il simbolo della tradizione gastronomica italiana

È una scelta sana ed economica, come pure assai gradita, per quel gusto così “caratteristico” che permette svariati abbinamenti di sapori e di aromi, tali da soddisfare anche quei palati più raffinati ed esigenti.

Presente in commercio in numerosi formati, la pasta è in questa sede esaminata nella “versione” degli spaghetti, simbolo del Bel Paese in tutto il mondo.

Oltre a quelli propriamente detti – ossia di grano duro – sono diversi i tipi disponibili, da quelli di mais, a quelli di kamut, agli spaghetti integrali.

E sono proprio questi ultimi, “declinati” negli spaghettoni, a costituire nello specifico l’oggetto della nostra trattazione.

Affrontiamo dunque più da vicino la tematica, scoprendone in particolare le svariate possibilità in cucina, non senza prima, però, aver illustrato le principali caratteristiche della pasta integrale.

In particolare, gli spaghetti integrali

Sempre più presente sulle nostre tavole, la pasta integrale è ottenuta da un impasto di semola integrale di grano duro ed acqua, differenziandosi da quella tradizionale per le modalità di lavorazione. Non viene infatti sottoposta ai processi di raffinazione adoperati per ricavare la farina bianca, con la conseguente presenza di tutte le componenti del chicco (crusca, endosperma e germe), nutrimento per l’organismo.

Indicata sia per un’alimentazione sana e bilanciata che per una dimagrante, la pasta integrale contempla rispetto a quella “classica” un quantitativo leggermente superiore di proteine e una concentrazione inferiore di carboidrati.

Maggiore è inoltre il contenuto di vitamine, sali alimentari e fibre, le quali, in particolare, favoriscono la regolarità intestinale. Mentre il basso indice glicemico consente che l’energia dei carboidrati sia rilasciata poco a poco nel sangue, cosa che scongiura potenziali picchi di insulina.

Tanti, dunque, i vantaggi derivanti dall’introduzione della pasta integrale nella propria alimentazione, che ne giustificano il crescente apprezzamento. Da spiegare pure in virtù delle numerose ricette, saporite come quelle realizzate con la pasta tradizionale, alla quale siamo più abituati.

Qui di seguito ne suggeriamo una con gli spaghettoni, una variante più grande e “consistente” dei “classici” spaghetti, ma ugualmente buona e versatile in cucina. Curiosi? Proseguiamo allora nella lettura!

Una gustosa ricetta da provare

Sono perfetti con quei condimenti dal sapore forte e deciso o per quelle preparazioni che richiedono la cottura della pasta in padella.

Dal diametro maggiore e più corposi nella forma rispetto agli spaghetti – come anticipato – gli spaghettoni sono ottimi ad esempio con tonno e peperoni, o con pancetta e cipolle.

E nella variante integrale? Come possono trovare adeguata “espressione”? Diverse possono essere le proposte culinarie, alla luce della precitata “flessibilità” di questa tipologia di pasta tra i fornelli.

La ricetta spaghettoni integrali cacio e pepe, su cui ci soffermiamo, “segue” in tutto e per tutto quella realizzata con i “tradizionali” spaghetti, indiscusso vanto della cucina laziale e vera e propria bontà per il palato!

Pecorino romano grattugiato di stagionatura media e pepe nero sono i protagonisti di quella che è una ricetta semplice e veloce, ma necessitante di alcuni “accorgimenti” per un risultato ad hoc e senza “intoppi”.

È fondamentale, nello specifico, che il pecorino romano sia di qualità e il pepe in grani, come pure che l’acqua di cottura della pasta sia ricca di amido, così da permettere di ottenere un condimento cremoso e privo di grumi.

Da servire rigorosamente caldo, è un piatto dalle origini assai antiche, che vedeva i pastori, durante gli spostamenti delle greggi, portare con sé formaggio stagionato, grani di pepe e pasta essiccata, tutti cibi calorici e conservabili per lunghi periodi.