Una domanda che ancora non sembra avere una risposta chiara: chi lavora nei ristoranti e nei bar deve avere il green pass obbligatoriamente?
Dal 6 agosto 2021, per scongiurare i contagi di Covid e mantenere aperte le attività nel campo della ristorazione, il governo ha deciso di inserire il green pass obbligatorio per tutti coloro che vogliono mangiare all’interno di un ristorante o un bar. Questa notizia, più o meno accolta da clienti e gestori, ha acceso un dibattito molto importante sulla questione personale: è obbligatorio il green pass per chi lavora nei ristoranti e nei bar? Scopriamo insieme quello che è certo e i punti oscuri in questo tema delicato.
Green pass obbligatorio per i dipendenti dei ristoranti?
Sembra proprio che la proposta del governo avrà esito positivo: il green pass è obbligatorio per chi lavora nei bar e nei ristoranti. Pare proprio, infatti, che tutti i dipendenti del locale, dai cuochi, ai camerieri e anche i lavapiatti, dovranno mostrare il certificato verde per continuare a lavorare. Ciò significa o che dovranno essere muniti di vaccino, o si dovranno prestare al tampone ogni 2 giorni oppure per chi è guarito dal Covid.
Questa scelta sarebbe, infatti, la più sensata per evitare che lo sforzo richiesto ai clienti venga vanificato dai lavoratori: tuttavia questa ipotesi ha, come era logico, diviso gli esercenti. C’è chi è contrario e chi invece assolutamente favorevole per evitare altri lockdown e per non rischiare di incorrere in multe anche salate. Tanti chef famosi sono, tuttavia, favorevoli per riuscire a lavorare in sicurezza e tranquillità: tra questi non poteva mancare Carlo Cracco e neanche Niko Romito.
Cos’è il green pass e chi può richiederlo
Ma cos’è il green pass e chi può richiederlo? Questa domanda sembra essere molto più semplice nella risposta rispetto al quesito precedente e, negli ultimi mesi, tutti gli italiani hanno iniziato a convivere con questa necessità. Il green pass è un certificato ufficiale che attesta di non essere positivo al covid, di aver fatto il vaccino per il virus, oppure di essere stato contagiato e guarito dalla malattia entro 6 mesi.
Questo certificato, infatti, dovrebbe arrivare automaticamente via mail a coloro che si sono iscritti nelle piattaforme regionali per la vaccinazione. Pochi giorni dopo l’iniezione arriva un codice per mail grazie al quale è possibile scaricare il formato PDF o digitale del proprio green pass sottoforma di QRCode. In alternativa il certificato viene rilasciato con tampone negativo entro le 48 ore oppure se viene certificato di essere guarito dal covid entro i 6 mesi.