Dopo tre anni di conclave, Papa Gregorio X impose ai cardinali di scegliere più in fretta. Come? Mettendoli a pane e acqua.
Si sa, il conclave è un momento delicato e non sempre i cardinali riescono a trovare un accordo su chi sarà il nuovo pontefice in poco tempo. Infatti, in alcuni casi, si è assistito a elezioni lunghissime, alcune anche della durata di mesi. È quello che successe quando venne scelto Tedaldo Visconti, meglio conosciuto come Papa Gregorio X. Il suo conclave durò per ben tre anni e, una volta divenuto pontefice, Gregorio X decise di adottare un efficace stratagemma per velocizzare i processi futuri: imporre una rigida dieta ai cardinali.
Gregorio X e il conclave più lungo della storia
Era l’anno 1268 quando Papa Clemente IV venne a mancare. La Chiesa dovette affrontare quindi un nuovo conclave, che tuttavia si rivelò essere il più complicato e lungo della storia, tanto da durare tre anni. Il motivo? Le profonde divisioni politiche dei cardinali. Questi si chiusero in isolamento facendo i conti con condizioni di vita sempre più complicate: infatti, le riserve di cibo cominciarono a scarseggiare.
Dopo ben tre anni si giunse ad un accordo: il nuovo pontefice sarebbe stato Tedaldo Visconti, passato alla storia come Papa Gregorio X. Quest’ultimo decise di rivoluzionare il processo del conclave, che mai più sarebbe dovuto durare così tanto. Per farlo, decise di adottare un metodo all’apparenza banale, ma che diede subito i suoi frutti: mettere a stecchetto i cardinali con una dieta a base di pane e acqua.
Pane e acqua per i cardinali: come funzionava la dieta di Gregorio X
Ma come funzionava la nuova dieta del conclave voluta dal pontefice? Innanzitutto è bene sottolineare che prima di questa norma, i cardinali impegnati nel conclave avevano a disposizione grandi banchetti con cui nutrirsi. Il pontefice decise di mettere una stretta a tutto ciò. Qualora i cardinali non avessero trovato un nuovo papa entro dieci giorni dall’inizio del conclave, sarebbero stati ridotti a pane e acqua.
Certo, un metodo alquanto insolito per la Chiesa, ma che al suo interno conteneva un messaggio molto forte. Non si trattava solo di disciplina, ma anche di un invito a lasciar perdere i propri interessi in favore di un bene più prezioso, ossia eleggere il nuovo pontefice. La scelta di offrire pane e acqua voleva simboleggiare la penitenza e l’assenza di sontuosi banchetti non era altro che un invito alla sobrietà, fondamentale in un processo sacro come il conclave.
Il conclave e il potere del cibo
Dunque, la dieta imposta da Gregorio X durante il conclave è passata sicuramente alla storia e dietro il suo gesto si nasconde un significato molto profondo. Il cibo, infatti, è un vero e proprio strumento di controllo e nel caso di Gregorio X, una mossa azzeccata, dato che ha forzato i cardinali a prendere una decisione in fretta.
In ogni caso, oggi questa regola non esiste più, anche se i cardinali mantengono un regime di austerità durante il conclave.