Nei supermercati si moltiplicano i casi di pane surgelato venduto come fresco: ecco come riconoscerlo ed evitare di farsi fregare.
Ti è mai capitato di entrare al supermercato e farti tentare da quell’aroma irresistibile di pane caldo, appena sfornato? Magari hai pensato: “Finalmente un po’ di pane vero, artigianale”. E invece no. Perché dietro quel profumo, spesso, non c’è un panettiere. Ma un forno industriale e un camion frigorifero.
Il trucco del pane “fresco” che arriva congelato
Molti supermercati – anche catene note – propongono ogni giorno filoni, baguette e focacce apparentemente appena fatti, ma in realtà arrivano precotti e surgelati. Vengono semplicemente “rigenerati” in loco: messi per pochi minuti in forni ventilati per dorare la crosta e sprigionare quel profumo che ci fa abbassare la guardia.
Spesso non c’è alcuna menzione chiara sull’etichetta. La scritta “pane fresco” non sempre è illegale… ma è altamente fuorviante.

Perché è un problema (anche se è legale)
Dal punto di vista normativo, il pane surgelato rigenerato non è vietato, ma deve essere dichiarato. Peccato che:
- in molti punti vendita mancano indicazioni visibili, o vengono scritte in piccolo;
- i commessi non sempre sono informati o sinceri;
- il cliente pensa di comprare un prodotto “fatto sul momento” e invece si ritrova con un alimento industriale, ricongelato e spesso di qualità inferiore.
Inoltre, questo tipo di pane può contenere additivi, conservanti o farine meno pregiate, pensati per reggere la surgelazione e lo stoccaggio a lungo.
Come riconoscerlo (e non farsi fregare)
Ecco alcuni indizi utili per capire se il pane è davvero fresco o no:
- È tutto troppo uguale? Pezzi identici, perfettamente dorati, senza segni artigianali? Forse è prefabbricato.
- Il profumo è troppo intenso per essere naturale? Probabilmente è un trucco da forno ad aria calda.
- C’è condensa nei sacchetti o sulla crosta? Tipico dei prodotti rigenerati male.
- Chiedi: se il personale non sa rispondere o cambia discorso, è un brutto segno.
Cosa dice la legge (e cosa non dice)
La normativa italiana prevede che il pane precotto, surgelato e rigenerato venga etichettato come tale. Ma nella pratica, i controlli sono rari, le scritte poco visibili e la pubblicità è sempre più furba.
Alcuni supermercati usano diciture come:
- “Cotto nel nostro forno”
- “Pane del giorno”
- “Pane caldo ogni ora”
Frasi che non mentono esplicitamente, ma non dicono nemmeno la verità.