Coldiretti rivela i nomi dei cibi più falsificati

Coldiretti rivela i nomi dei cibi più falsificati

Coldiretti svela la lista dei prodotti alimentari che vengono maggiormente falsificati, e promuove la petizione #stopcibofalso tutela dei consumatori.

Coldiretti, associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana, ha rivelato la lista degli alimenti che vengono falsificati per la maggiore al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’alimentazione di Cernobbio (Ottobre 2017). Da qui è derivata la richiesta al Parlamento Europeo, dell’emanazione di leggi più rigide su origine e provenienza dei prodotti alimentari. Nel 2018 Coldiretti promuove quindi una petizione che consiste in una raccolta firme chiamata #stopcibofalso, il cui scopo è quello di garantire una maggior tutela dei consumatori; per evitare danni a livello della salute.

Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/mondodelgusto/5421613293/in/photolist

Le percentuali di Coldiretti

Spacciare per italiano un cibo che in realtà non lo è sta diventando un problema sempre maggiore. Secondo un’indagine condotta da Coldiretti 1 prodotto alimentare su 4 è contraffatto. Questo significa che il 25% degli alimenti che abitualmente acquistiamo al supermercato non ha un’etichetta chiara sulla sua origine e provenienza e, spesso, viene venduto come di origine italiana anche quando non lo è. Circa il 25% di ciò che portiamo sulle nostre tavole è un falso made in Italy.

Quali sono i prodotti alimentari incriminati?

Turchia, India, Cina, Stati Uniti e Spagna sono i Paesi i cui prodotti importati in Italia non sono conformi alle regole. Tra le merci incriminate troviamo il pesce di origine spagnola, la carne di pollo proveniente dalla Polonia, ma anche integratori alimentari e prodotti dietetici dagli Stati uniti. Le arachidi della Cina sono anch’esse pericolose per la salute. Tra i vegetali rappresentano un rischio i peperoni e i fichi secchi della Turchia, i pistacchi dell’Iran e i peperoncini dell’India.

Il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, promuovendo la petizione ha affermato che “Il primato italiano nella qualità e nella sicurezza alimentare conquistato grazie all’impegno degli agricoltori e ad una attività di controllo senza uguali nel mondo va difeso di quanti cercano di sfruttare impropriamente il valore aggiunto con l’inganno e le speculazioni”.

Aderire alla campagna #stopcibofalso con la propria firma è semplice. Si può fare direttamente on line sui siti di Coldiretti e di campagnamica oppure in molti supermercati che promuovono l’iniziativa. Proteggere la nostra salute è un dovere che possiamo assolvere a partire dalla tutela del cibo italiano.