La difesa della pizza margherita di Cracco

La difesa della pizza margherita di Cracco

Il pizzaiolo partenopeo Gino Sorbillo corre in difesa della pizza margherita di Cracco, proposta dallo chef nel suo nuovo ristorante in Galleria a Milano.

Nonostante le numerose critiche ricevute, la pizza margherita di Cracco viene assolta da Gino Sorbillo: pizzaiolo napoletano di grande fama e successo. Proprio così, vero è che non si tratta di pizza napoletana, lo si vede dal primo sguardo. Ma gli ingredienti di alta qualità che sono stati combinati tra loro con saggezza dallo chef Cracco sono piaciuti. Sul quotidiano fiorentino La Nazione Gino Sorbillo ha infatti dichiarato che la pizza margherita di Cracco è “l’espressione di uno chef stellato che ha fatto un percorso ricco e con una sua identità“.

L’assoluzione della pizza margherita di Cracco

All’interno del menù del “Ristorante Cracco” non si legge assolutamente la presenza di una pizza napoletana. Pizza margherita è la proposta scritta, che un cliente può o meno pensare di scegliere di assaggiare. Forse ci si dovrebbe arrabbiare di più quando si va in pizzeria e ci si trova di fronte ad una pizza che non merita di essere chiamata tale, perchè prodotta con materie prime scadenti. Per non parlare del sapore!

Carlo Cracco invece ha creato una nuova versione, tutta da scoprire, di un must della cucina italiana quale appunto la pizza margherita. Niente a che vedere con quella napoletana ma ugualmente buona e saporita.

Fonte foto: https://www.flickr.com/photos/cindystar/12821242494/in/photolist

I puristi della pizza margherita napoletana continueranno a criticare aspramente la proposta di Cracco; ma guardando il tutto da un altro punto di vista, sicuramente i sapori intensi che sono stati combinati tra loro potranno far contenti molti commensali. Uno di loro è stato proprio Gino Sorbillo; come si può vedere in un tweet.

Non resta che aspettare nuovi commenti e ascoltare nuove voci di chef illustri e grandi pizzaioli, per capire meglio i pregi e i difetti della pizza margherita di Cracco.