L’affondo di Luca Montersino: “Sì, sono un fighetto gastronomico”

L’affondo di Luca Montersino: “Sì, sono un fighetto gastronomico”

Luca Montersino replica ad Antonella Clerici e Benedetta Rossi: “Ma davvero dobbiamo sentirci Fighetti gastronomici solo perché cerchiamo di divulgare il cibo di qualità?”.

Dopo lo sfogo social di Benedetta Rossi contro gli haters e l’intervento social e televisivo di Antonella Clerici: che ha commentato che non se ne può più dei “Fighetti gastronomici” e che la cucina deve essere pop e non snob, arriva il commento di Luca Montersino. Il pasticcere non si è trattenuto e ha scritto in un post su Facebook e Instagram tutto quello che pensa sulla questione.

Lo sfogo di Benedetta Rossi e l’intervento di Antonella Clerici

Benedetta Rossi non ci ha visto più dopo le continue critiche degli haters che, sui social e sotto articoli condivisi online, non hanno fatto altro che insultare lei e tutta la sua community per le tecniche di cucina e la scelta di ingredienti economici: “Sono un’incapace totale e le mie ricette sono tutte sbagliate. Ma in questi articoli e sotto nei commenti che seguono vengono bullizzate tutte le persone che mi seguono, pare quasi la fiera dello snob”.

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Antonella Clerici ha deciso di schierarsi dalla parte della food blogger e, durante una puntata di È sempre mezzogiorno non si è trattenuta: “Questi gastrofighetti hanno stancato, non se ne può più. Perché la cucina non deve essere snob, deve essere pop”.

Luca Montersino

Il post di Luca Montersino sui fighetti gastronomici

Ora è il turno di Luca Montersino, che si è sentito preso in causa dopo queste invettive e ha deciso di non tacere e dire la sua con un post: “Penso: ma davvero dobbiamo sentirci ‘Fighetti gastronomici’ solo perché cerchiamo di divulgare il cibo di qualità, le corrette tecniche culinarie per non rovinare ciò che la natura e l’uomo con il suo lavorare duro i campi ci offre? Davvero dobbiamo pensare che per risparmiare occorre comprare roba industriale di dubbia provenienza e con etichette molto discutibili? Davvero dobbiamo pensare che non si abbia responsabilità per la salute del prossimo nel divulgare con potenti mezzi una cucina fatta di assemblaggi industriali? Sto pensando, ma davvero tutto questo è il futuro?”.

Ha poi continuato dicendo: “Un risotto fatto bene e correttamente, con ingredienti semplici magari come un pomodoro, del basilico e un po di cacio, è un piatto molto più genuino, sano e goloso di un timballo di pasta sfoglia surgelata con grassi vegetali, sottilette e panna vegetale. E soprattutto è un piatto più economico e anche di tanto!”.

Non ha poi evitato di ricordare quanto la tradizione italiana sia ricca di piatti buoni, genuini ed economici. “Essere interessati e attratti dalla buona e consapevole tavola non vuol dire mangiare caviale e foie gras, piuttosto che tartufo! Vuol dire guardare al futuro e capire, una volta per tutte, che siamo fatti di ciò che mangiamo! Risparmiare sul cibo per poi spendere in medicine non trovo abbia molto senso”.

Dopo tutte queste riflessioni il pasticcere e chef è giunto a una conclusione: “Sì, voglio far parte dei ”fighetti gastronomici” perché risparmio, mangio meglio, vivo meglio e rispetto più il pianeta! Divulgare e insegnare le corrette tecniche di cucina non solo è un mio piacere, è soprattutto un mio dovere! Sarei egoista ad avere un pubblico così ampio e non approfittare di questo!”.