“Le parole rivolte a Charlie sono inaccettabili”: Massimo Bottura irritato per le offese al figlio

“Le parole rivolte a Charlie sono inaccettabili”: Massimo Bottura irritato per le offese al figlio

Massimo Bottura ha parlato delle brutte parole che vengono rivolte al figlio Charlie, nato con una sindrome genetica.

Chef famoso in ogni angolo del globo, Massimo Bottura ha fatto una confessione intima del tutto inaspettata. Generalmente molto riservato, ha svelato che al figlio Charlie, nato nel 2000 con una sindrome genetica, vengono rivolte “critiche inaccettabili“.

Offese al figlio, Massimo Bottura perde la pazienza

Intervistato da Quotidiano Nazionale, Massimo Bottura si è raccontato senza filtri. In mezzo a tante dichiarazioni sulla sua meravigliosa carriera, lo chef di fama mondiale ha voluto parlare anche delle critiche che riceve suo figlio Charlie. All’anagrafe Carlo, è nato nel 2000 con una sindrome genetica e da qualche tempo si è avvicinato anche lui ai fornelli.

Massimo ha candidamente ammesso che quando gli appunti sono rivolti a lui non ha alcun problema, ma nel momento in cui il destinatario è il figlio si infuria. Ha dichiarato: “Le critiche non mi turbano perché sapere ascoltare è fondamentale, poi io so dove andare e non cambio rotta perché a qualcuno non piace ciò che sto proponendo. Per i miei primi tortellini, sei, tutti diversi nel gusto, ci fu chi mi invitò a cambiare mestiere. Sono invece inaccettabili alcune parole rivolte a Charlie“.

Bottura e la moglie Lara Gilmore chiamano il pargolo Charlie in modo affettuoso, perché ricorda loro Charlie Brown. Carlo, per ammissione del papà, è un vero perfezionista in cucina. La sua passione è la pasta fresca ed è bravissimo a chiudere i tortellini.

Massimo Bottura: i problemi con la disabilità del figlio

Massimo Bottura si è soffermato a parlare della disabilità del figlio, sottolineando che in Italia, soprattutto negli ultimi anni, c’è maggiore attenzione, o meglio sensibilità nei riguardi delle persone che hanno determinati problemi di salute. Eppure, bisogna lavorare ancora molto per far crescere il Belpaese.

Attraverso gli anni ho visto crescere nel nostro Paese la sensibilità, l’attenzione. Credo che al miglioramento abbia contribuito parlarne di più e molto dobbiamo anche alle straordinarie imprese dei ragazzi e delle ragazze della Paralimpiade. Ma c’è ancora parecchio da fare nei confronti delle disabilità mentali“, ha dichiarato lo chef.

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