Nuovo retroscena su MasterChef: un’ex concorrente ha svelato che nel programma non conta tanto la bravura degli aspiranti cuochi ma altro.
MasterChef è uno dei talent di cucina più seguiti di sempre, ma non è tutto oro quello che luccica. Il vecchio proverbio cade a pennello, soprattutto dopo la rivelazione di un’ex concorrente della versione italiana. La donna ha svelato un retroscena che di certo non piacerà al grande pubblico.
MasterChef: ex concorrente svela un amaro retroscena
Mentre la nuova edizione di MasterChef Italia, la 14esima per essere corretti, sta scaldando i motori, un’ex concorrente ha svelato un retroscena che lascia l’amaro in bocca. Stiamo parlando di Dalia Rivolta, che ha partecipato all’undicesima stagione del talent di cucina. Cresciuta nel ristorante stellato Bontan di San Mauro Torinese, di proprietà dei genitori, oggi è un’imprenditrice, consulente e cuoca affermata.
Intervistata da Gambero Rosso, Dalia ha candidamente ammesso che quanto si vede in tv non sempre corrisponde alla pura realtà. MasterChef, ovviamente, non fa eccezione. E’ un programma televisivo e anche se vede aspiranti cuochi sfidarsi e una giuria di cuochi di livello come giudici ha una squadra di autori che lavora per confezionare un prodotto che sia appetibile.
“È sbagliato pensare che quello sia una classifica degli chef, è un gioco che ha a che fare con la cucina“, ha dichiarato Rivolta. A lasciare l’amaro in bocca, però, è soprattutto il retroscena sugli autori, descritti come una sorta di burattinai.
Dalia Rivolta: la rivelazione sugli autori di MasterChef
L’ex concorrente, parlando degli autori di MasterChef, ha svelato che sono loro a scrivere il destino degli aspiranti cuochi. Non è tanto la qualità dei piatti, seppure giudicati da giurati di livello, a vincere, ma la personalità dei partecipanti. “Vengono scelti venti personaggi che funzionano per il pubblico“, ha sottolineato Dalia, aggiungendo che sono gli autori a scegliere se “tirarli su o distruggerli“. Come reagiranno i telespettatori? Di certo, questo retroscena lascia l’amaro in bocca.