Negozi alimentari: quali saranno aperti e quali chiusi dal 6 novembre?

Negozi alimentari: quali saranno aperti e quali chiusi dal 6 novembre?

A partire dal 6 novembre a causa del nuovo lockdown non tutti i negozi resteranno aperti: ecco le linee guida stabilite dall’ultimo DPCM.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato un nuovo decreto per via del quale l’Italia è stata divisa in zone. Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Calabria sono state dichiarate zone rosse quindi caratterizzate da un rischio alto, Puglia e Sicilia sono zone arancioni con un rischio medio-alto, mentre il resto dell’Italia fa parte della zona gialla con un rischio moderato. Le misure del DPCM del 03 novembre entrano in vigore da venerdì 6 novembre 2020 per garantire a tutti di adeguarsi in tempo a questa sorta di mini lockdown che sarà valido fino a nuove disposizioni.

Cerchiamo però di fare un po’ di chiarezza: bar e ristornati sono aperti? Le attività di asporto continuano? Gli alimentari sono aperti? Ecco tutte le risposte divise per zone.

Zona rossa: negozi alimentari aperti

Nelle zone rosse è stata disposta la chiusura di tutte quelle attività considerate non essenziali. Sono sospese tutte quelle attività di commercio al dettaglio ad eccezione delle attività di vendita di generi alimentari e bevande come gli ipermercati, i supermercati, i discount di alimentari, i minimercati, i negozi di commercio al dettaglio di prodotti surgelati (oltre a farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole e benzinai).

spesa

Chiudono ristoranti, bar, pub, gelaterie e pasticcerie, ma con la possibilità di proseguire con l’asporto e la consegna a domicilio fino alle 22:00.

In queste aree è vietato spostarsi (anche all’interno dello stesso comune) se non per motivi di salute, esigenze lavorative o situazioni di necessità. Si può però andare a fare la spesa in un Comune diverso da quello in cui si vive? In linea generale no, uniche eccezioni per quei paesi in cui c’è un solo supermercato e questo sia poco fornito. In questo caso sarà possibile raggiungere il supermercato più vicino purché sia in un Comune limitrofo.

Trascorsi 15 giorni dall’entrata in vigore, se la curva dei contagi lo consentirà, sarà possibile il passaggio a una zona di rischio inferiore.

Zona arancione: cosa si può fare?

Esattamente come per la zona rossa, anche in quella arancione sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita, è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Sono sospese le attività di ristorazione con la sola possibilità di consegna a domicilio o asporto fino alle 22:00.

Restano aperte le attività di somministrazione di alimenti e bevande nelle aree di servizio.

La differenza più grande con la zona rosa? Nel proprio Comune si può circolare liberamente mentre per recarsi in un Comune diverso sarà necessaria l’autocertificazione.

Zona gialla: ristoranti e bar sono aperti?

Nella zona gialla si può circolare all’interno del Comune, della Provincia e della Regione senza autocertificazione osservando sempre il coprifuoco dalle 22:00 alle 05:00.

Sono aperti tutti i negozi di generi alimentari e bevande e la ristorazione è consentita dalle 5 fino alle 18, ma proseguono anche in questo caso le attività di asporto.