A fare la differenza sono gli ingredienti e soprattutto la pasta, realizzata con soluzioni tradizionali o farine alternative
Bassa con i bordi alti oppure alta e soffice, arrotolata o ancor meglio bassa e croccante, la pizza, al pari di un buon piatto di pasta, è uno dei cibi preferiti dagli italiani.
Simbolo della dieta mediterranea nel mondo, la pizza vanta un interessante risvolto benessere, soprattutto considerando la scelta degli ingredienti. Sono, infatti, gli elementi con cui la si prepara a fare la differenza, in tema di gusto e salute.
Rilevante la scelta della farina per pizza, a garanzia d’un risultato di qualità ed estremamente nutriente, che strizza l’occhio a soluzioni ipocaloriche, e considera tutta una serie di proposte adeguate anche a chi soffre di specifiche intolleranze alimentari.
Non si può considerare meno importante la selezione del tipo di mozzarella, dell’olio di oliva, e dei vari condimenti.
Piatto umile, venduto in strada agli esordi
E’ Napoli a dare i natali alla pizza che, insieme al Cuòppo, veniva venduta in strada, quale progenitrice dell’attuale street food.
Nata come una sorta di pane schiacciato, alimento semplice e umile, la pizza si è evoluta grazie all’uso del pomodoro, importato in Europa dopo la scoperta dell’America, ma utilizzato sulla pizza soltanto a partire dal 1700.
Dal XVI secolo in avanti la pizza compie un vero e proprio percorso di crescita all’insegna dell’innovazione. Dopo il pomodoro nel 1889, grazie all’estro del cuoco Raffaele Esposito, la ricetta base viene arricchita dalla presenza della mozzarella e del basilico che, insieme al pomodoro, rappresentano i colori della bandiera italiana.
E’ così che nasce la pizza Margherita, realizzata da Esposito in onore della Regina d’Italia Margherita di Savoia, e il piatto, di umili origini, diventa un’autentica proposta regale.
La pizza, nutrimento equilibrato: a fare la differenza è soprattutto l’impasto
Oggi la pizza si consuma abitualmente, e sono in tanti nel mondo a tentare di copiare fattezze e sapore della proposta made in Italy, con risultati talvolta decisamente discutibili. A livello nutrizionale la pizza è un piatto unico, dall’equilibrio impeccabile, un mix perfetto di fibre, grassi, proteine e naturalmente carboidrati.
In tema di gusto e qualità a fare la differenza è soprattutto l’impasto. L’uso della farina è molto più di un semplice dettaglio. Alla farina di frumento oggi si alterna tutta una serie di altre macine. Si va dai cereali al farro e, per chi è intollerante al frumento e al glutine, niente è più adeguato dell’uso sistematico della farina di riso, di quella di soia, oppure patate, segale, orzo o mais.
Accanto agli ingredienti classici quali pomodoro, mozzarella e basilico, oggi trovano posto una miriade di soluzioni, che la arricchiscono con fantasia, per occasioni dal gusto inaspettato.
E’ così che i pizzaioli aggiungono a profusione affettati, acciughe, tonno, gamberetti, formaggi, e tutta una serie di verdure, per regalare al palato sapori alternativi, scegliendo di portare in dote un patrimonio di fibre, sali minerali e vitamine.