Lo chef russo Vladimir Mukhin lancia una provocazione agli italiani: il suo tiramisù è fatto con caviale di caffè. Batterà il dolce nostrano?
Il tiramisù è uno dei dolci tradizionali della cucina italiana. Forse è proprio per questo che la variante con “caviale di caffè” dello chef russo Vladimir Mukhin ha acceso il dibattito. Il cuoco ha semplicemente lanciato la sua versione oppure intende provocare gli abitanti della bella Italia?
Tiramisù con caviale di caffè: la provocazione dello chef russo
Dolce italiano per eccellenza, il tiramisù è nato a Treviso nella seconda metà dell’Ottocento. Il nome deriva dall’espressione dialettale trevigiana “tireme su”, che significa sollevami. Le prime testimonianze di questo dolce si collegano alla tradizione contadina, precisamente nello sbatudin, un dolce povero ed energetico a base di tuorlo d’uovo montato con lo zucchero. Una prelibatezza, che all’epoca, era destinata soprattutto ai bambini, agli anziani e ai convalescenti. Con il passare degli anni, lo sbatudin si è trasformato in tiramisù ed è diventato famoso in tutto il mondo. Adesso, però, il nostro dolce potrebbe essere surclassato dalla variante con caviale di caffè di uno chef russo.
Stiamo parlando di Vladimir Mukhin, descritto dai maggiori esperti come un cuoco “eclettico, visionario, capace di rompere gli schemi anche nelle situazioni più ostiche“. Qualche anno fa, con il suo White Rabbit di Mosca, è riuscito a entrare nella classifica dei migliori ristoranti al mondo. Poi, con il ristoratore Boris Zarkov e lo chef Alexei Kogay ha aperto un altro locale, Sakhalin a Istanbul. E’ proprio qui, dove propone una cucina che lui ama definire Mediterrasian, che ha inserito nel menù il tiramisù con caviale di caffè.
Tiramisù classico Vs variante russa: chi vince?
Lo chef russo serve il suo tiramisù con caviale di caffè in piccole scatole di uova di storione. Si tratta di una variante molto più lussuosa di quella italiana, tanto che il dolce viene servito in modo inusuale, prelevando col cucchiaino piccole perle esplosive. Tralasciando la bontà della ricetta, una domanda sorge spontanea: Vladimir ha voluto semplicemente innovare una ricetta tradizionale oppure ha lanciato una provocazione agli italiani?
Non abbiamo una risposta certa, ma siamo pronti a scommettere che il tiramisù classico, rigorosamente made in Italy, non verrà mai superato da varianti più o meno fantasiose.