Uno chef di fama mondiale, con ben 3 stelle Michelin, ha confessato di avere un disturbo bipolare: la diagnosi è arrivata dopo il ricovero.
Lavorare in cucina non è semplice, soprattutto quando i ritmi raggiungono livelli intollerabili per qualsiasi essere umano. Lo sa bene uno chef di fama mondiale che si è ritrovato dallo stare ai fornelli per 120 ore a settimana al ricovero in ospedale, dove gli è stato diagnosticato un disturbo bipolare.
Chef di fama mondiale confessa di avere un disturbo bipolare
Turni duri e prolungati: questo è quanto vivono gli chef e le loro brigate che lavorano a pieno ritmo. Non tutti riescono a sopportare ritmi lavorativi così stressanti, tanto da arrivare ad accusare problemi fisici e psicologici di varia entità. A raccontare la sua esperienza, lasciando senza parole i fan di tutto il mondo, è stato Heston Blumenthal, cuoco di punta della cucina britannica contemporanea. Intervistato dal The Guardian, ha confessato che proprio recentemente gli è stato diagnosticato un disturbo bipolare.
Lo chef, che già nel 2017 aveva scoperto di essere un soggetto ADHD, ossia affetto dal disturbo da deficit di attenzione e iperattività, ha voluto parlare apertamente della sua salute mentale. Il motivo? Spera che la sua esperienza accenda i riflettori sulle difficoltà del fine diving. Nel 2024, Heston è stato ricoverato per ben otto mesi in una clinica psichiatrica e ha scoperto di avere anche un disturbo bipolare di tipo 1.
“Più capisco di cosa si tratta, più riesco a tornare indietro e guardare al mio passato, sto prendendo consapevolezza di me stesso. Per dieci anni ho lavorato 120 ore a settimana perché non avevo scelta. Dormivo appena 20 ore in una settimana intera. Il ristorante era giovane, mi alzavo alle cinque del mattino, andavo in cucina e uscivo a mezzanotte. In tutta la mia carriera ho sempre desiderato amare ogni singola persona, perché tutti sono meravigliosi. Vomitavo idee, poi, se qualcuno muoveva anche solo un post-it…bang, mi arrabbiavo immediatamente con il mondo“, ha raccontato Blumenthal.
Come sta Heston Blumenthal oggi? La cura prosegue
Dopo la diagnosi di disturbo bipolare, lo chef ha iniziato una cura di psicofarmaci utili a stabilizzare il suo umore. Heston Blumenthal, infatti, vive lunghe fasi maniacali alternate a periodi depressivi più brevi. “Era un continuo saliscendi tra creatività ed eccitazione. Non puoi avere l’uno senza l’altro, ma la mia vita era diventata insostenibile. Ero diventato un pericolo per me stesso e anche un potenziale pericolo per le persone intorno a me. Non parlo di pericolo fisico, ma di pericolo emotivo“, ha raccontato.