Il Mulino Bianco, storico casale che ha fatto da location a diversi spot pubblicitari, è in vendita: il prezzo è sceso tantissimo.
Il casale che tutti noi abbiamo conosciuto grazie agli spot Mulino Bianco di Barilla esiste davvero ed è stato messo in vendita. Non si tratta si una semplice casa colonica, ma di un vero e proprio pezzo di storia del Belpaese. Il prezzo richiesto per l’acquisto è nettamente più basso rispetto al passato.
Il famoso Mulino Bianco è in vendita: ecco quanto costa
Pensare ai prodotti Mulino Bianco senza lo storico casale utilizzato dal regista Giuseppe Tornatore nel 1990 per lo spot pubblicitario è pressoché impossibile. Eppure, la casa colonica non è più di proprietà di Barilla da tempo e adesso è tornata nuovamente in vendita. Il suo vero nome è Molino delle Pile e si trova a Chiusdino, in provincia di Siena.
Stando a quanto riferisce Repubblica, la dimora è tornata sul mercato, a una cifra nettamente inferiore rispetto al passato. A decidere la vendita è stata la famiglia proprietaria, i Burchianti, che fino al 2019 lo hanno tenuto in attività come agriturismo. Il gruppo Barilla ha avuto il controllo del mulino dal 1985 al 1990, mentre fino al 1958 è stato utilizzato come centrale di energia elettrica.
Il Molino delle Pile, non lontano dalle rovine dell’Abbazia di San Galgano, è diventato famoso in tutta Italia proprio grazie all’azienda dolciaria. Nel 1990, infatti, è diventato la location della famosa pubblicità Mulino Bianco, diretta dal regista Premio Oscar Giuseppe Tornatore.
Quanto cosa il vero Mulino Bianco?
Non è la prima volta che, negli ultimi anni, il vero Mulino Bianco viene messo in vendita. Alla prima asta, poco prima del Covid-19, non ha partecipato nessuno, per cui la famiglia Burchianti ha deciso di togliere la proprietà dal mercato per provare a dargli nuova vita. La pandemia, però, non ha concesso un vero e proprio rilancio e adesso torna disponibile per l’acquisto. Secondo il Corriere Fiorentino, nel 2012 il suo valore era pari a 3,4 milioni di euro, ma oggi per diventarne proprietari bisogna sborsare meno della metà, ossia 1.450.000 milioni di euro.