La pasta frolla rappresenta una delle preparazioni di base più amate e versatili della pasticceria italiana, indispensabile per creare crostate friabili, biscotti fragranti e fondi per torte moderne.
Sebbene la sua realizzazione manuale abbia un fascino tradizionale, l’impiego della planetaria può trasformare questo processo, garantendo risultati impeccabili con uno sforzo notevolmente ridotto. Questo strumento, infatti, non è solo un aiuto per i professionisti, ma un vero e proprio alleato anche per chi si diletta con la pasticceria casalinga.
I vantaggi dell’impasto meccanico
Preparare la pasta frolla richiede velocità e una certa delicatezza per non “bruciare” l’impasto, ovvero per evitare che il burro si scaldi eccessivamente a contatto con il calore delle mani. Un surriscaldamento del grasso comprometterebbe la struttura del glutine, portando a una frolla che si sbriciola in lavorazione e che risulterà dura dopo la cottura. Qui interviene il principale vantaggio dell’impastatrice da cucina: i modelli Kenwood sono progettati per lavorare gli ingredienti rapidamente e in modo omogeneo, mantenendo una temperatura bassa e costante. Utilizzando l’accessorio corretto, la frusta a foglia (o frusta K), la planetaria amalgama burro, zucchero e farina in un tempo minimo, creando la cosiddetta “sabbiatura” perfetta senza scaldare il composto. Il risultato è un impasto più stabile, omogeneo e facile da stendere.
Procedimento passo dopo passo
Realizzare una pasta frolla a regola d’arte con la planetaria è un procedimento metodico ma semplice:
- Per prima cosa, è fondamentale che il burro sia freddo di frigorifero, tagliato a cubetti. Si inserisce nella ciotola della planetaria insieme allo zucchero (a velo per una frolla più fine, semolato per una maggiore croccantezza) e agli aromi prescelti, come la scorza di limone o i semi di una bacca di vaniglia.
- Si aziona la macchina a bassa velocità con la frusta a foglia, lavorando fino a ottenere un composto cremoso e omogeneo.
- Successivamente, si incorporano le uova, anch’esse a temperatura ambiente, una alla volta, attendendo che la precedente sia ben assorbita prima di aggiungere la successiva. Questo passaggio è cruciale per creare un’emulsione stabile.
- Infine, si aggiunge la farina, precedentemente setacciata, in un’unica soluzione.
- Si continua a impastare a velocità bassa solo per il tempo strettamente necessario a far compattare gli ingredienti. Un eccesso di lavorazione in questa fase svilupperebbe la maglia glutinica, rendendo la frolla elastica e dura anziché friabile.

Consigli pratici per un risultato da pasticceria
Una volta che l’impasto si è raccolto attorno alla foglia, è pronto. Lo si trasferisce su un piano di lavoro leggermente infarinato, lo si compatta velocemente con le mani formando un panetto basso e rettangolare, e lo si avvolge con cura nella pellicola trasparente. Il riposo in frigorifero è un passaggio imprescindibile: sono necessarie almeno un paio d’ore, ma l’ideale sarebbe lasciarlo stabilizzare per una notte intera. Questo tempo permette al burro di solidificarsi nuovamente e agli aromi di distribuirsi in modo uniforme. Se l’impasto dovesse “impazzire”, ovvero separarsi e apparire sgranato, non disperate: basterà aggiungere un cucchiaio di acqua o albume freddissimo per recuperarne la consistenza. Con questi accorgimenti, la vostra pasta frolla sarà sempre friabile, profumata e pronta per dare vita a dolci creazioni memorabili.