Quali sono e cosa prevedono le app contro lo spreco di cibo?

Quali sono e cosa prevedono le app contro lo spreco di cibo?

Salvare gli alimenti donandogli una seconda vita è quello che si propongono di fare le app contro gli sprechi alimentari. Ecco quali sono.

FAO e Coldiretti hanno calcolato che ogni anno, in Italia, si gettano nell’immondizia in media 145 kg di cibo all’anno pro capite, l’equivalente di 1400 euro circa. Questo porta l’Italia, con 1.3 miliardi di tonnellate di cibo buttato, al 13° posto del Food Sustainability Index, la classifica dei paesi più “spreconi”. Ecco perché sono così importanti le app contro gli sprechi alimentari: perché permettono di risparmiare e non buttare alimenti ancora buoni. Scopriamo insieme quali sono le migliori app contro lo spreco alimentare e di cibo.

App contro sprechi alimentari

App per combattere lo spreco di cibo: l’antispreco è servito

Too good to go. Letteralmente troppo buono per essere buttato, questa app nata in Danimarca è attiva in Italia (purtroppo solo in alcune città al momento) dal marzo 2019. Ristoratori e commercianti creano delle Magic Box contenenti prodotti e piatti freschi rimasti invenduti ma ancora buoni da mangiare in vendita a 1/3 del prezzo originale.

Bring the food. In questo caso le eccedenze alimentari della piccola e grande distribuzione, delle mense e del settore della ristorazione convogliano tutte in questa app e vengono messe a disposizione di Onlus e organizzazioni simili che a loro volta le redistribuiscono ai bisognosi.

UBO. Acronimo di Una Buona Occasione è un’app diversa dalle precedenti perché ci spiega come conservare correttamente gli alimenti e ridurre così gli sprechi. All’interno dell’app, oltre a una sezione “Chiedi all’esperto”, sono riportate ricette per utilizzare gli avanzi, l’impronta idrica e i valori nutrizionali degli alimenti oltre a numerose tavole per la loro conservazione.

Myfoody. Questa app mette in contatto consumatori e supermercati rendendo disponibili cibi prossimi alla scadenza ma ancora ottimi, prodotti con difetti di confezionamento e alimenti stagionali che potranno essere acquistati risparmiando fino al 50%.

Last minute sotto casa. Pensata per gli esercenti e totalmente gratuita, questa piattaforma mette in contatto negozianti e consumatori. I primi segnalano l’invenduto con il relativo prezzo mentre ai secondi non resta che prenotare e recarsi in negozio per ritirare la merce.

Regusto. Studiata per ridurre gli sprechi del settore ristorativo e delle amministrazioni comunali, permette i prenotare piatti pronti da asporto da gustare ovunque si vuole.

Eco dal frigo. Sappiamo bene che cucinare è una Mistery Box continua ed è per questo che nasce questa app: selezionando gli ingredienti vi verranno proposte tante ricette per utilizzarli, risolvendo una volta per tutte il problema della cena.

Bringthefood. Le eccedenze di produttori, grande distribuzione e piccoli negozi alimentari vengono recuperati e messi a disposizione di enti caritatevoli che poi si occuperanno di distribuirli ai più bisognosi.

Ecofood Prime. Nata in Sicilia, mette in contatto consumatori ed esercenti offrendo ai primi le offerte dei punti vendita più vicini che si sono iscritti al network. Sarà così possibile acquistare prodotti prossimi alla scadenza o con alcuni difetti, sempre e comunque idonei a essere consumati, a prezzi vantaggiosi. Nell’app è presente anche una sezione che permette di tenere traccia delle scadenze dei prodotti presenti in frigorifero.

Puccifrigo. Se scordate sempre la data di scadenza degli alimenti, allora quest’applicazione è perfetta. Una volta inseriti infatti, potrete monitorare le date e verrete avvisati per tempo quando si avvicinano i termini ultimi per il loro consumo.

Insomma, avrete capito che sono moltissime le app che aiutano il pianeta riducendo gli sprechi alimentari e ora che sapete come comprare il cibo invenduto potrete anche voi fare la vostra parte. Ricordate sempre però quanto è importante sapere leggere le etichette, anche per quanto riguarda le date di scadenza.