Finalmente spunta la verità sulla cacciata di Lorenzo Biagiarelli da “E’ sempre mezzogiorno”: a parlare è la compagna Selvaggia Lucarelli.
Da mesi, ormai, Lorenzo Biagiarelli è stato cacciato dal programma Rai E’ sempre mezzogiorno. A distanza di qualche tempo, la compagna dello chef, ossia la giornalista Selvaggia Lucarelli, è tornata a parlare della faccenda, svelando tutta la verità.
Biagiarelli cacciato da “E’ sempre mezzogiorno”: la verità
Ospite dell’Endorfine Festival di Lugano, Selvaggia Lucarelli ha espresso il proprio pensiero sulla cacciata di Lorenzo Biagiarelli dal programma E’ sempre mezzogiorno. Il compagno della giornalista ha fatto parte della famiglia televisiva di Antonella Clerici per quattro anni ed è stato fatto fuori dall’oggi al domani, senza spiegazioni.
L’esclusione dello chef è da ricollegare al suicidio di una ristoratrice, che qualche giorno prima di compiere il tragico gesto aveva ricevuto pesanti critiche sia da Biagiarelli che da Selvaggia. La Lucarelli, parlando della cacciata del compagno da E’ sempre mezzogiorno, ha dichiarato:
“I giornalisti quando la ristoratrice si è suicidata mi hanno attaccata perché avevo condiviso il post scritto da Lorenzo. Io sapevo però che a livello lavorativo non mi sarebbe successo niente perché era un attacco che veniva dall’alto“.
Biagiarelli fuori, ma in Rai lavorano persone condannate
Selvaggia Lucarelli non ha alcun dubbio: Biagiarelli è stato fatto fuori da E’ sempre mezzogiorno perché ha pagato lo scotto di essere il suo compagno. Il fatto che i vertici Rai o la stessa Antonella Clerici non abbiano dato spiegazioni sulla sua cacciata non ha fatto altro che creare confusione e perplessità tra i telespettatori. La giornalista ci ha tenuto a sottolineare:
“In Rai ci sono persone condannate che lavorano serenamente e lui, sull’onda di questa cosa, è stato mandato via e mai più rientrato dalla Clerici. Mai più. Ovviamente con tutta una serie di danni economici“.
Perché questa disparità di trattamento? E’ questa la domanda che, da mesi, si pone Selvaggia, soprattutto perché “dopo quattro anni di presenza fissa, sarebbe stato opportuno un riconoscimento, anche solo per dire grazie“.
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