È successo in Francia, dopo aver mangiato al ristorante una donna muore e in tantissimi sono stati ricoverati in ospedale: colpevole il botulino.
Avvelenamento da botulino, ecco cosa è successo al ristorante di Bordeaux, in Francia, dove in molto si sono sentiti male poco dopo il pasto. Il locale, noto come “Tchin Tchin” ora sta subendo le dovute indagini. Gli individui colpiti dall’avvelenamento da botulino sono coloro che hanno frequentato il locale dall’1 al 7 settembre.
Cosa è successo: chi è il morto e i feriti
Le vittime dell’intossicazione sembrano essere tutte di nazionalità straniera, tra cui cittadini americani, tedeschi, irlandesi e spagnoli. La maggior parte di loro ha un’età inferiore ai 40 anni, ad eccezione di una donna settantenne. La persona che, secondo quanto riportato dalle autorità sanitarie, ha perso la vita è una donna di 32 anni. Si tratta di una turista che si trovava a Bordeaux in visita con suo marito. Purtroppo è deceduta dopo essere tornata a Parigi, appena rientrata è andata subito al pronto soccorso già con gravi sintomi che non le hanno dato scampo. Suo marito pare sia attualmente ricoverato in terapia intensiva.
Tra gli altri casi documentati, otto individui sono ancora ricoverati in ospedale sia a Bordeaux che nell’Ile-de-France. Uno di questi sembra essere in uno stato critico, mentre altri cinque sono sotto cure intensive.
Al momento la Prefettura di Bordeaux ha dichiarato: “sono stati identificati come sospetti i prodotti alimentari presenti in barattoli di sardine preparate in casa dal gestore del ristorante”.
Cos’è il botulino e dove si può trovare
Il botulino si trova in svariati ambienti, in particolare in suoli contaminati e sedimenti marini. Il batterio può anche essere presente negli intestini di alcuni animali e pesci. Diventa particolarmente pericoloso quando cresce in ambienti anaerobici, privi di ossigeno, come ad esempio all’interno di barattoli o contenitori in cui i cibi sono stati conservati in modo inappropriato. È quindi fondamentale prendere precauzioni appropriate nella conservazione e nella preparazione degli alimenti per evitare la formazione della tossina botulinica.