Fa discutere la ricetta della carbonara di Bruno Barbieri, forse più per il nome che per il gusto. Provate questa particolare rivisitazione.
Quando si parla di pasta alla carbonara, o di altri capisaldi della cucina italiana, il rischio di fare un passo falso è sempre in agguato. Nessuna modifica o variante è ammessa, pena un’orda di puristi scatenati. Se però a metterci mano è un grande chef la questione è diversa, come nel caso della carbonara di Bruno Barbieri.
Non indignatevi con noi, è lui stesso a condividere sul blog la ricetta di questa rivisitazione della carbonara che prevede diversi ingredienti insoliti come lo stracchino, il latte e il cognac. Per non parlare del fatto che utilizza anche la pancetta e non solo il guanciale oltre che aggiungere la cipolla. Va bene, detto così non ha nulla della ricetta originale. Noi vi consigliamo di provarla e decidere solo in un secondo momento come chiamarla.
Come preparare la ricetta della carbonara di Bruno Barbieri
- Per prima cosa sbucciate la cipolla e tritatela al coltello. Rosolatela in una padella insieme al burro.
- Unite quindi la pancetta e il guanciale tagliati a bastoncini e fate rosolare bene bene prima di sfumare con il cognac, lasciando andare fino a che l’odore di alcool non sarà sparito.
- Nel frattempo mettete a cuocere la pasta in abbondante acqua salata per il tempo indicato sulla confezione.
- Preparate la crema che servirà per condire, frullando con un robot da cucina il latte, lo stracchino e le uova quindi tenete da parte.
- Una volta pronta la pasta, saltatela in padella con pancetta e guanciale, unite la crema di uova e formaggi e amalgamate.
- Trasferite il tutto in una pirofila imburrata, coprite con il parmigiano e distribuite qualche fiocchetto di burro qua e là.
- Passate al grill per 2 minuti, giusto il tempo di dorare la superficie, e servite completando con una spolverata di pepe nero macinato al momento.
Cosa ne pensate di questa ricetta? Meglio la classica carbonara?
Conservazione
Gustate questo piatto appena fatto. Non è consigliabile infatti conservarlo in frigo o prepararlo in anticipo perché perderebbe la sua cremosità.