Avete mai sentito parlare della cascara? È un infuso… di bucce di caffè

Avete mai sentito parlare della cascara? È un infuso… di bucce di caffè

Conosciuta e diffusa in Europa da molti anni, di recente è arrivata anche in Italia: la cascara è una sorta di tisana che si ottiene dall’infusione delle bucce di caffè…

Anche l’Italia sembra esser stata contaminata da una nuova moda. Si chiama cascara ed è un infuso di bucce di caffè: da anni è diffuso in Europa e in diverse altre parti del mondo, ma solo di recente è arrivato anche nelle nostre caffetterie. Si consuma proprio come si è soliti fare con le foglie di tè, dopo un periodo di infusione in acqua bollente (tra gli 80°C e i 100°C). Parimenti è possibile ottenere una bevanda fresca e dissetante tramite infusione a freddo.

Siete curiosi di scoprire di più? Quali sono, ad esempio, le proprietà della sagrada? E da quale pianta deriva?

Cascara: cos’è e come si ottiene

Una via di mezzo tra caffè filtrato e tè, questo prodotto viene da sempre consumato dalle popolazioni delle zone tropicali, ma solo di recente ha fatto la sua comparsa in Europa.

La cascara di cui si parla tanto è l’involucro più esterno del chicco di caffè, ossia il pericarpo – e non è un caso che termine stesso, in lingua spagnola, indichi proprio la buccia.

È importante, però, non confonderlo con la pianta della cascara sagrada (Rhamnus purshiana), un arbusto che in alcune parti del mondo viene coltivata con scopi medicinali.

Cascara

Il seme del caffè può essere separato dall’involucro esterno in due modi diversi: per essiccazione naturale al sole, oppure meccanicamente attraverso dei macchinari. Nel primo caso si parlerà di metodo naturale, mentre nel secondo di lavorato, tendo presente che tali operazioni prevedono anche una fase di macerazione in acqua.

Caratteristiche e proprietà del cascara

Questo prodotto abbiamo detto essere una via di mezzo tra un caffè filtrato e un te. Derivando dalla pianta del caffè, contiene caffeina. Secondo alcuni studi tale valore si aggira attorno ai 100 mg/litro, molto inferiore rispetto al caffè tradizionale (400/800 mg/litro). Tuttavia le popolazioni locali affermano che il contenuto di caffeina della cascara sia il doppio rispetto a quello della bevanda ottenuta dal chicco. Leggenda o verità? Difficile dirlo.

Da un punto di vista del gusto, la cascara ricorda il sapore dei frutti tropicali, dell’ibisco e dei petali di rosa. Se ottenuta con metodo lavorato tenderà ad avere un sapore più acidulo, mentre nel caso di metodo naturale sarà più dolce e morbida al palato.

Il sapore dipende anche dalla tipologia di caffè dal quale si ottiene (arabica o robusta), dalla zona di coltivazione ma anche e, soprattutto, dal metodo di lavorazione.

Preparazione dell’infuso di caffè: la ricetta della cascara

Per farlo in casa, non vi servirà la moka ma una teiera o la caffettiera a stantuffo francese (french press), 5/10 g di bucce e 250 ml di acqua.

  1. Portate l’acqua ad ebollizione.
  2. Lasciate le bucce in infusione per 5 minuti. Per un sapore più intenso, potete prolungare il tempo.
  3. Filtrate e gustate.

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