Lutto nel mondo della ristorazione: chef muore a soli 52 anni

Lutto nel mondo della ristorazione: chef muore a soli 52 anni

Un lutto improvviso ha scosso il mondo della cucina: lo chef è morto a 52 anni a causa di un incidente stradale provocato da un malore.

Lo chef abruzzese è morto a soli 52 anni, colpito da un malore mentre era alla guida della sua macchina. Con lui c’era la moglie, che fortunatamente è uscita illesa dall’impatto. Il mondo della cucina lo ricorda come “un uomo dalla personalità pacata, seria e disponibile“.

Addio allo chef abruzzese: è morto a soli 52 anni

Un malore improvviso ha strappato la vita ad un noto chef abruzzese. Aveva soltanto 52 anni e si è sentito male mentre, a bordo della sua auto, stava percorrendo via Lazio, a Montesilvano, in provincia di Pescara. In macchina con lui c’era anche la moglie che, fortunatamente, è uscita illesa dall’impatto contro un’altra vettura.

La vittima è Derio Di Carlo, cuoco del Ferretti Village, che dal 1996 al 2002 ha fatto parte del consiglio direttivo dell’Associazione Cuochi Pescara. E’ stata proprio la pagina social dell’organizzazione a rendere pubblica la triste notizia:

Con tristezza e sgomento annunciamo la prematura scomparsa del collega Derio Di Carlo. Iscritto all’associazione fin dalla costituzione, è stato anche componente del consiglio direttivo dal 1996 al 2002. Derio è stato un autentico chef di cucina, un uomo dalla personalità pacata, seria e disponibile, che ricorderemo con stima e affettuosa amicizia. Esprimiamo il sentito cordoglio della categoria alla famiglia e in particolare alla moglie Lucia, la figlia benedetta e al suocero, nostro Decano, Nicolò Di Garbo“.

Derio Di Carlo: cordoglio per la sua morte

La morte di Derio Di Carlo ha sconvolto l’intera cittadina di Montesilvano. Sui social sono tanti i messaggi di cordoglio, che lo ricordano come un “grande cuoco e grande uomo“. Diverse le testimonianze di quanti hanno avuto l’onore di lavorare con lui: “Posso solo ricordare e raccontare il modo in cui mi ha accolto ogni volta che sono o entrato nella sua cucina dove il valore umano era la sua priorità“. E ancora: “Professionista serio, preparato, di enorme spessore umano sempre gentile e disponibile con cui ho avuto l’onore di condividere un periodo di vita lavorativa mi lasciano sgomenta, incredula e profondamente scossa nell’animo“.

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