Sono pratici e gustosi ma cosa si nasconde dietro la facciata? Ma soprattutto, quali sono i cibi peggiori da acquistare al supermercato?
Il supermercato, con i suoi scaffali ricolmi di cibi pronti, è un vero e proprio rifugio per coloro che sono sempre di corsa e cercano qualcosa di veloce da portare in tavola. Spesso però, dietro a scritte rincuoranti come senza zuccheri o a basso contenuto di calorie si nascondono verità ben peggiori. Per questo oggi facciamo un giro in un supermercato e vi sveliamo quali sono i cibi peggiori da acquistare, ossia quelli che sarebbe meglio fare in casa per ottenere prodotti più sani e genuini.
Black list: quali sono i cibi peggiori da acquistare al supermercato
La lista è lunga, forse fin troppo, e contiene anche falsi amici come i cereali, le barrette e i succhi di frutta. Solo un’attenta analisi dell’etichetta può aiutarci nella scelta, per questo oggi vi esponiamo quali sono le problematiche più comuni dietro i prodotti del supermercato. Analizzeremo dei grandi classici, come le bibite gassate, e degli insospettabili, tentando di spiegare perché andrebbero limitati e cosa cercare in etichetta.
Bibite gassate. Sono un classico ma alcuni ancora pensano che sia un problema da sottovalutare. Le bibite gassate, sebbene rinfrescanti e dissetanti, sono un vero e proprio concentrato di zuccheri, aromi e spesso coloranti artificiali.
Succhi di frutta. Rimanendo nel settore delle bevande, anche i succhi di frutta spesso contengono sciroppo di glucosio, di fruttosio e poca frutta, diventando un prodotto analogo alle bibite gassate per quanto riguarda l’apporto di zuccheri.
Acque aromatizzate alla frutta. Fanno leva sul fatto che il sapore di frutta evochi qualcosa di salutare ma non è così. Contengono zucchero a differenza dell’acqua “normale” e aromi artificiali per conferire loro il sapore del frutto.
Bibite sportive. Coloro che svolgono intensa attività sportiva possono avere realmente la necessità di assumere sali minerali e zuccheri liquidi, tutti gli altri invece dovrebbero evitare queste bevande.
Pane e cracker. I prodotti da forno confezionati sono pratici da tenere in dispensa per situazioni di emergenza, tuttavia occorre prestare attenzione alla lista degli ingredienti. Da evitare quelli contenenti sciroppo di fruttosio, bromato di potassio e L-cisteina.
Cereali e barrette. Erroneamente ritenuti uno spuntino salutare, in realtà contengono zucchero sotto forma di sciroppi. Inoltre i cereali vengono sottoposti a particolari processi che spesso ne annientano le proprietà.
Patatine. Che siano quelle nel sacchetto o quelle da friggere, le patatine fritte spesso contengono elevate quantità di grassi. Anche l’olio utilizzato poterebbe essere di dubbia qualità, pertanto andrebbero preferiti i prodotti fatti in casa.
Caramelle gommose. Buone e dolci, i bambini ne vanno matti ma gli agenti gelificanti utilizzati per ottenere quella particolare consistenza spesso provengono dalla macellazione di scarti di animali. Da non trascurare poi l’elevato contenuto di zucchero.
Wurstel. Anche in questo caso si parla di lavorazione di scarti insieme a sciroppo di mais, conservanti e aromi che rendono i wurstel tra i cibi meno salutari in assoluto.
Fettine di formaggio. Se ne è parlato a lungo, anche troppo, e ancora non si è fatto chiarezza. Le fettine di formaggio fuso infatti potrebbero essere realizzate con scarti di lavorazione o addirittura fondendo formaggi scaduti. Meglio preferire formaggi tradizionali come l’emmental o il cheddar venduti a fette per i vostri panini.
Pizza surgelata. Qui il dubbio è da rivolgersi verso la qualità degli ingredienti. Difficile generalizzare, ma consigliamo comunque di preparare la pizza fatta in casa.
Margarina. Quando si parla di grassi idrogenati lei è sempre al primo posto. Utilizzata come surrogato del burro è composta da oli raffinati resi solidi attraverso processi chimici.
Gelati confezionati. Meglio prepararlo in casa per evitare grassi idrogenati, coloranti e aromi artificiali che caratterizzano alcuni prodotti.
Surimi. Il surimi si ottiene reimpostando con grassi, aromi e coloranti gli scarti di altri tipi di pesce come il merluzzo. Contiene pertanto solo una piccola percentuale di polpa di granchio.
Panna montata. Da evitare quella nel tubetto per via del contenuto di stabilizzanti e addensanti. Meglio acquistare quella fresca e montarla al momento.
Dolcificanti artificiali. Si è toccato il fondo con l’aspartame, a lungo etichettato come veleno per topi, ma non è certo l’unico. L’industria infatti ha prodotto per sintesi diversi dolcificanti a zero calorie ma decisamente poco salutari, spesso utilizzati nei cibi dietetici.
Cibi senza glutine. L’intolleranza al glutine è una patologia seria e solo chi realmente ne soffre dovrebbe sopperire ai cibi tradizionali con questi sostitutivi. Il motivo è da ricercarsi nell’elevato contenuto di amidi raffinati presenti soprattutto nei cibi spazzatura senza glutine.