Il cibo da asporto è sicuro? E se il cuoco è positivo?

Il cibo da asporto è sicuro? E se il cuoco è positivo?

Le consegne a domicilio sono aumentate a dismisura, ma il cibo d’asporto è sicuro? Ecco cosa sapere per non entrare in contatto col virus.

Il Coronavirus ha senza ombra di dubbio cambiato le abitudini di tutti. Tra i settori più colpiti c’è quello della ristorazione e in merito alla somministrazione degli alimenti il dubbio è subito dietro l’angolo: chi prepara la nostra cena d’asporto e risulta affetto dal virus può essere pericoloso?

Il cibo d’asporto è sicuro?

Molto utile in tal senso è l’articolo di HealthDay che, riprendendo le parole della professoressa Cannon, esperta di microbiologia molecolare e immunologia presso l’Università della California meridionale, ricorda che le cucine dei ristoranti sono tra i luoghi più sicuri poiché sottoposte a continui controlli da parte delle autorità e a rigorosi protocolli di igiene.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/cucina-lavoro-ristorante-cuoco-731351/

Esistono poi alcune semplici procedure da tenere a mente per ridurre praticamente a zero le possibilità di contagio al momento in cui si riceve il cibo d’asporto.

Come comportarsi con il cibo d’asporto

Anche se la possibilità che il contagio avvenga in questo modo, è bene seguire qualche piccolo accorgimento.

  1. Appena ricevuto il cibo appoggiate il sacchetto di consegna o il classico contenitore della pizza da asporto sul lavandino e non sul tavolo.
  2. Trasferite subito il cibo su un piatto, gettate via imballaggio e contenitori, pulite il piano e lavatevi le mani prima di iniziare a mangiare.
  3. Usate le vostre posate piuttosto che quelle che vi vengono eventualmente fornite con le pietanze.

Se avete ordinato un pasto caldo potete riscaldarlo per qualche istante nel forno a microonde prima di consumarlo, passaggio che con l’aumento di colore eliminerà eventuali tracce del virus.

Allo stesso modo, se avete ordinato un piatto da consumare freddo potete riporlo in frigorifero, anche per un paio di giorni – tenendo ovviamente conto del corretto tempo di conservazione – dato che il trascorrere del tempo favorisce la morte del virus.

Avete ordinato della pizza e ve n’è avanzata? Ecco come scaldarla correttamente!

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